ASP di Reggio Calabria: Ancora inerzia amministrativa

Sono passate circa due settimane dall’insediamento della Commissione Straordinaria per la Gestione dell’Azienda Sanitaria della Provincia di Reggio Calabria, e tutto tace. Dopo i servizi giornalistici televisivi di LE IENE, l’intervento del Governo nazionale e del Prefetto di Reggio Calabria, per azzerare frettolosamente il precedente vertice aziendale, sembrava presagire ad un rapido risanamento su ogni fronte. Eppure non si muove foglia. L’inerzia amministrativa sembra imperare come prima, e più di prima. E’ amaro rilevare che a fronte dell’estrema necessità di reclutare personale medico, infermieristico e tecnico, per garantire i “Livelli Essenziali di Assistenza” – i cosiddetti LEA – molti percorsi che erano già stati avviati negli ultimi tempi risultano inspiegabilmente bloccati. Facendo riferimento alla Dialisi, ad esempio, a fronte di un a grave carenza di medici e di infermieri, per garantire il trattamento “salvavita” alle persone che ne hanno necessità, si tergiversa a “mettere nero su bianco” ed assumere le persone per dare giusta soddisfazione all’utenza. Esistono le graduatorie del personale a cui poter attingere. Perché non lo si fa? Non sembra che la Commissione Straordinaria sia partita col piede giusto, se non riesce a far sì che l’apparato burocratico-amministrativo della Struttura Gestione Risorse Umane innesti la marcia adeguata e proceda speditamente. Se la Sanità fa acqua da tutte le parti perché non si corre, di giorno e di notte, anche di domenica, a sanarla il più possibile sotto ogni aspetto? Perché l’Ufficio Gestione Risorse Umane (GRU) non espleta con “procedura d’urgenza” gli adempimenti necessari? Ci si chiede anche fino a che punto possono essere sfruttati “gli eroi stacanovisti” dei tanti reparti produttivi di “buona sanità” (nonostante tutto) negli “Ospedali da incubo”, per come definiti da servizi giornalistici televisivi. Nella “sventurata situazione della sanità reggina che ha bisogno di eroi”, qualcheduno ha anche ironizzato sulla “autogestione” dei Reparti senza Primario. Ci si chiede perché non vengano nominati. E’ un atto dovuto! Se la Politica “degenerata” non l’ha fatto prima, adesso non ci sono scusanti che tengano. Ad ognuno il suo! Da fare subito! Ora più che mai…!
Dr. Pino Pardo, già dializzato e trapiantato del rene.