Ass. progetto Citta’ della Piana. Mobilitazione per la diga sul fiume Metramo

Si è svolta stamattina a Galatro la mobilitazione generale per la diga sul fiume Metramo, fortemente voluta e organizzata dal Coordinamento delle Associazioni “Progetto Città della Piana” presieduto dall’arch. Armando Foci, in collaborazione e con il patrocinio della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova e il Consorzio di Bonifica tirreno reggino di Rosarno.
Ha presentato e moderato Aldo Polisena del Coordinamento delle Associazioni, il quale dopo i saluti istituzionali, si è soffermato sull’importanza dell’evento per avviare l’esercizio della diga sul Metramo.
A seguire Nicola Marazzita, ha rimarcato l’importanza dell’avvio della diga, bloccata nonostante il collaudo già fatto.
Avvio importante, non soltanto per il territorio, ma per tutta la nazione
Marazzita ha poi sottolineato l’impegno profuso dall’associazione ”Progetto Città della Piana” che non ha fini politici, ma si occupa a 360 gradi per lo sviluppo e il rilancio del territorio.
Subito dopo Mimmo Cannatà Presidente del Consorzio di Bonifica ha detto:” la diga sul Metramo è un tesoro, io ho visitato tante nazioni e il nostro territorio è unico ed è ricco di risorse.
L’acqua della diga è indispensabile. Stiamo ripristinando una condotta realizzata nel 2000, per poter dare l’acqua a 20 mila ettari di terreno”.
Per il prof. Giuseppe Mandaglio è indispensabile che in Calabria si volti pagina. La diga fino ad oggi non ha portato i benefici previsti. Se avviata diventerà volano di sviluppo per il territorio.
E’ importante in questo momento cogliere l’opportunità del Recovery Fund.
Incisivo l’intervento di Candeloro Imbalzano , già presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale, il quale ha ricordato il suo impegno profuso a favore della diga.
“Il 21 luglio del 2014 fu proposto il completamento dell’opera con relativo finanziamento, ma le scelte politiche intraprese dopo la nostra legislatura sono state scellerate, a discapito del territorio”.
Per i sindacalisti Gregorio Petitto(CGIL Calabria) ed Enzo Musolino(CISL Calabria) bisogna tenere alta l’attenzione e lavorare compatti affinchè non solo la diga ma tutto il territorio decolli.
Per Giuseppe Rizzo Segretario Regionale UIL Trasporti è necessario svegliare le coscienze delle persone e fare rete.
Dopo l’intervento di Francesco Laruffa Direttore del Consorzio di Bonifica e di Salvino Morro; Carmelo Nucera ha sottolineato, l’assenza di molti rappresentanti politi in seno alla città metropolitana, nonchè del sindaco di Galatro in un momento così importante per il territorio.
Il dott. Filippo Zerbi ha parlato della diga dal punto di vista ingegneristico, sottolineandone l’importanza.

Per Totò Albanese sindaco di Giffone, è necessario collaborare insieme per la rinascita del territorio.
Rinascita che passa anche attraverso la cultura e i beni archeologici.
Il Convento di “S. Elia” di contrada Cubasino, non può essere visitato perché in stato di abbandono.
Se venisse recuperato attirerebbe molti turisti.
Per Carlo Tansi si deve assolutamente cambiare.
“La Calabria ha una storia geologica unica al mondo, con le migliori acque oligominerali d’Italia, per questo se sarò eletto manderò via chi ha saccheggiato questa regione e lavorerò per la sua rinascita”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’imprenditore Nino De masi, il quale ha sottolineato che è necessario lavorare insieme per lo sviluppo della regione, ormai in agonia.
Bisogna creare opportunità di lavoro senza aspettare la politica”.
Sasà Albanese ha invitato tutti alla prossima mobilitazione che si terrà a Siderno.
Dopo gli interventi di Tonino Perna vice sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria, del sindaco di Candidoni Vincenzo Cavallaro, del sindaco di Laureana di Borrello Alberto Morano, del sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari , del prof Mariano Mazzullo presidente del comitato “Ci siamo rotti “ di Oppido Mamertina e dell’Editore del Corriere Della Piana Luigi Ottavio Cordova, i quali hanno rimarcato l’importanza dell’avviamento della diga che avrebbe una ricaduta occupazionale su tutto il territorio e l’importanza di lottare uniti; ha concluso l’architetto Armando Foci.
Foci ha espresso tutta la sua amarezza per l’assenza di quasi tutti i sindaci della piana, in particolare del sindaco di Galatro ed ha ringraziato i sindaci che sono intervenuti.
Foci ha spiegato che è indispensabile:” Avviare l’esercizio della Diga sul Metramo, completare la galleria di derivazione delle sue acque, costruire le 2 centrali idroelettriche, irrigare tutta la Piana, rifornire gli acquedotti comunali per utilizzare in maniera ottimale tutte le inestimabili risorse naturali per innescare, finalmente, il tanto agognato processo di sviluppo, costruire un impianto antincendio dei boschi e valorizzare turisticamente il convento di sant’Elia ridotto a una stalla”.
Armando Foci, ha annunciato che presto ci saranno altre iniziative.
Caterina Sorbara