Catanzaro, siglato accordo per acoglienza bambino diabetico nelle scuole

(ASP) – Catanzaro, 2 dicembre 2016 – E’ stato siglato, a Catanzaro Lido, l’accordo operativo tra l’ASP di Catanzaro e l’Ufficio scolastico regionale Calabria per agevolare l’inserimento dei bambini diabetici nelle attività scolastiche. A siglare l’accordo c’erano il Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro dott. Giuseppe Perri, la responsabile  dell’Unità operativa Pediatria di comunità  dottoressa Rosa Anfosso  e il direttore dell’Usr dott. Diego Bouchè.

Vista la forte incidenza del diabete mellito in età giovanile ed in linea con il Progetto obiettivo materno infantile del ministero della Salute, l’intesa promuove negli Istituti scolastici azioni sinergiche tra famiglia, scuola e sanità per garantire l’accoglienza e l’accesso allo studio del bambino/adolescente diabetico e per il suo migliore inserimento scolastico.

Sarà cura dell’Asp di Catanzaro, nei limiti delle proprie disponibilità e risorse, su richiesta delle scuole interessate, intervenire a titolo gratuito per realizzare iniziative volte alla formazione di insegnanti e genitori per implementare la cultura diabetologica e fornire indicazioni riguardo ai presidi preventivi e terapeutici per il bambino diabetico.

Dal canto suo, l’Ufficio scolastico regionale favorirà le azioni dell’Asp nelle scuole, svolgendo anche un ruolo informativo sui compiti dell’Unità operativa Pediatria di Comunità quale Servizio sanitario di supporto e sostegno agli insegnanti ed ai genitori dei bambini diabetici.

Le attività programmate stimoleranno in classe una riflessione approfondita  sull’argomento con il supporto di materiali didattico-divulgativi del Miur e del presidio sanitario di Catanzaro.

Per il dg Perri “è una giornata importante perché l’Azienda Sanitaria Provinciale firma un protocollo d’intesa con la direzione scolastica regionale che riguarda l’inserimento del bambino con diabete mellito in classe, a scuola, cercando di approfondire delle tematiche che coinvolgano il corpo docente, ausiliario della scuola nell’assistenza al bambino diabetico”. “Quello delle malattie croniche – spiega – sta diventando un problema sempre più pressante, sia per i servizi scolastici che per quelli sanitari, in quanto è importante garantire al bambino nell’ambiente scolastico tutte quelle condizioni idonee che facciano stare in sicurezza gli insegnati del bambino stesso, ma soprattutto dare sicurezza alle famiglie che, rispetto alla patologia di cui è affetto il bambino, ci siano delle persone che non ignorano quali possano essere gli aspetti  importanti da valutare e porre all’attenzione dell’organismo sanitario.”

Oggi – ha dichiarato la dott.ssa Anfosso – sigliamo un accordo tra le due principali istituzioni che ruotano attorno all’utente bambino, quindi la scuola e la pediatria di comunità dell’Asp di Catanzaro, accordo per favorire l’inserimento e soprattutto l’integrazione scolastica del bambino con patologia cronica, oggi parleremo di diabete, quindi del bambino diabetico a scuola”. “Entrambe le istituzioni – ha poi aggiunto – si muovono seguendo uno stesso percorso e uno stesso obbiettivo: la Pediatria di comunità, quindi l’Asp, opera nel territorio, nelle comunità scolastiche e ha come obiettivo principale la promozione del benessere fisico e psichico dell’alunno, l’Ufficio Scolastico ha come obiettivo la cura e la tutela del bambino all’interno della scuola.”

 “L’obiettivo che noi ci siamo posti con questo accordo – ha affermato il dott. Bouchè – è far sì che determinate patologie non debbano essere limitative, i bambini e i ragazzi che hanno queste patologie possono fare tutto, ovviamente ci vuole la conoscenza e quindi ben vengano questi accordi che danno l’opportunità a specialisti dell’Asp di intervenire nelle scuole per informare e formare docenti e famiglie, quindi noi che siamo il giusto trait d’union, come Ufficio scolastico regionale vogliamo dare questa opportunità ai ragazzi”. “Noi – ha concluso – siamo sempre pronti per poter realizzare qualcosa che possa favorire l’inclusione, perché ovviamente queste conoscenze e realizzare questi progetti serve proprio per l’inclusione degli studenti a scuola.”