Caterina sorbara intervista l’attore Vincenzo Bocciarelli

Martedì 28 luglio alle ore 18,30  ad Ascoli Piceno, presso la Pinacoteca si terrà la presentazione della prima fatica letteraria dell’attore  Vincenzo Bocciarelli, dal titolo: ”Sulle ali dell’arte”, edito dall’Accademia Edizioni ed Eventi di Giuseppe De Nicola.

 Abbiamo intervistato il noto attore grazie all’Ufficio Stampa Patrizia Faiello.

1)  Vincenzo raccontaci la genesi di questa tua prima fatica letteraria?

Ho iniziato a scrivere “Sulle ali dell’arte” durante il periodo della quarantena dopo che il presidente della Casa editrice Accademia Edizioni Eventi mi aveva lanciato l’idea di raccontare l’esperienza del Bocciarelli Home Theatre in un libro. E così pagina dopo pagina è iniziato tutto… 

 

2) Hai in cantiere un’altra opera?

Si, c’è un’idea che danza nella mia mente. 

 

3) Per uno scrittore è importante leggere molto. Qual è il tuo libro preferito?

Penso che soprattutto sia importante la qualità più che la quantità. Anzi a volte foraggiarsi di materiale “inquinante” non è molto salubre per la nostra mente e il nostro corpo. Noi siamo anche ciò che leggiamo. In questi giorni sto leggendo il libro sulle origini e la storia del quartiere dove vivo a Roma e il   primo romanzo di Inoue Yasushi, “Il fucile da caccia”, il primo di una lunga e fortunata serie.

 Di questo autore mi colpisce molto il detto e non detto che stimola la creatività del lettore. 

 

4) Teatro, cinema, Tv e adesso anche  scrittore, in quale ambito ti senti più a tuo agio?

Io nasco attore e se me lo permetteranno, morirò attore. Sicuramente il volo acrobatico tra queste meravigliose arti, coadiuvate dalla mia pittura, mi fanno sentire estremamente vivo ed appagato.

L’arte della recitazione  è  sicuramente quella che sento più intensa nelle vene.

Recito da quando ho 14 anni. 

 

5) Ci racconti la tua prima volta a teatro e sul set? Come ti prepari ad una parte?

La primissima volta avevo 16 anni e fui  scelto per un piccolissimo ruolo, in un film inglese girato a San Gimignano.

Il sequel di Camera Con Vista, con un cast stellare tra i quali  Hellen Mirror e Hellen Bi.

Fu una grande emozione. Mi colpì la concentrazione di questo grandi attori sul set. 

Avendo recitato in molte serie televisive, negli anni ho acquisito sul set molta disinvoltura, ma all’inizio ero molto teso e preoccupato.

Venendo dal teatro mi spaventava la telecamera, poi tra noi è nato un idillio e abbiamo iniziato a fare l’amore. Ecco, sul set mi preparo facendo l’amore. 

 

6) Cosa ne pensi del panorama cinematografico italiano di oggi?

 

Penso che “il tutto” è  sfruttato e utilizzato solo in minima parte. Abbiamo grandi potenziali in tutti i sensi, ma c’è sempre quel freno che rallenta tutto.

Il pubblico vuole volare, sognare, innamorarsi e purtroppo perché ciò avvenga, non può trovare un cinema ancora provinciale e paesano.

In India vanno milioni di persone nelle daje cinematografiche, perchè vengono trasportati nella magia dei colori e delle musiche, con attori che sembrano divinità…

Ho detto tutto. 

 

7) Ci parli del tuo rapporto con i fans?

 

Li amo e loro amano me. Percepiscono l’intensità del mio amore che si traduce nell’impegno nel cercare di dare il massimo in quello che faccio, che creo.

Ognuno ha il pubblico che si merita e devo confessare che il mio pubblico è davvero speciale e variegato. 

 

8) Un consiglio per un giovane che vuole intraprendere la tua professione.

Cercare di capire se vuole essere o vuole fare innanzitutto. Se vuole essere un artista o fare l’attore o l’attrice solo per diventare famoso.

 Parte da tutta quella presa di coscienza il resto viene da solo. 

 

9) Raccontaci dei tuoi progetti futuri nell’ambito cinematografico e teatrale.

Torno al gran teatro in autunno nell’Amleto e  sto leggendo un paio di bellissimi copioni.

Durante questo periodo, nonostante l’impatto bellicoso del virus, mi sono arrivate numerose proposte. Sarà stato il successo del Bocciarelli Home Theatre? Chissà..  

 

10) Hai un sogno nel cassetto?

Recitare con Sandra Bullock. La trovo meravigliosa, incredibilmente brava.

Caterina Sorbara