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Che cos’è il PNRR: Piano nazionale di ripresa e resilienza e cosa si propone? Di Al.Tallarita

Se Conte avrà o meno l’appoggio della sua maggioranza, presentandosi al Consiglio Europeo domani, è da vedere, ma intanto in un mondo di acronimi, vorrei dare qualche informazione in più sul PNRR :
‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’
Cioè quel ‘ programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU. Strumento utile a ‘ rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.’
Nell’introduzione al documento del 15 settembre 2020 si legge:
Le ‘ linee guida del PNRR rispondono
all’iniziativa della Commissione Europea e approvata dal Consiglio Europeo il 21 luglio 2020: Next Generation EU, NGEU’ che ‘è al vaglio del Parlamento Europeo e dovrà poi essere ratificato dai Parlamenti nazionali’.
Dal 2021 sarà possibile presentare i PNRR alla Commissione europea.
Il Governo, ha elaborato una proposta di Linee guida per la definizione del PNRR da sottoporre al Parlamento.
In base a tale esito sarà elaborato lo schema del ‘Piano di ripresa e resilienza’ con progetti di investimento e riforma. I tempi sono stretti, per velocizzare la partenza del Recovery Plan.
Dal PNR Programma Nazionale di Riforma si evince, come il NGEU Next Generation EU,
sia importante ai fini di nuovi investimenti e riforme, per il rilancio di un’economia sostenibile .
Il PNRR ‘si basa su una valutazione equilibrata dei punti di forza e di debolezza
dell’economia e della società italiane’
Si legge nella relazione.
‘ L’Italia è un’economia avanzata a
vocazione manifatturiera ed uno dei principali Paesi esportatori europei.
Il Made in Italy, il patrimonio culturale paesaggistico, artistico e archeologico sono apprezzati in tutto il mondo.
Due crisi hanno minato il Paese 2008 ed la ‘crisi del debito sovrano dell’area euro nel 2011’. Fattore che ha facilitato la fuga dei cervelli. Dal 2000 il PIL è inferiore ai Paesi avanzati, con una bassa produttività dovuta a gap tecnologici ed educativi.
E la sua crescita è fondamentale per la sostenibilità del debito pubblico.
Ha influito anche un calo degli IFL ‘investimenti fissi lordi’.
In Italia ‘il tasso di partecipazione al lavoro e di occupazione sono i più bassi dell’UE’ tranne la Grecia.Il suo debito pubblico è il secondo più elevato dell’UE in rapporto al PIL. Inoltre ha la popolazione più anziana dell’UE. E bassa crescita demografica.
I provvedimenti di urgenza presi dal
Governo, il avranno un impatto di 100 miliardi di euro, il 6 per cento del PIL.
Le Linee guida del PNRR hanno tre linee strategiche:
-Modernizzazione del Paese;
-Transizione ecologica;
-Inclusione sociale, territoriale e parità
di genere.
Inoltre si legge, è basilare:
‘digitalizzare la Pubblica Amministrazione.
Favorire l’innovazione, la ricerca le tecnologie utili a incrementare la produttività dell’economia e la qualità della vita. Realizzare la transizione ecologica, sul modello di sviluppo di scala
globale’.
Il Piano di Rilancio si pone nove punti di intervento che riguardano la digitalizzazione del Paese la creazione di infrastrutture sicure ed efficienti. Un passaggio al verde e alla sostenibilità. Per facilitare un’economia competitiva e resiliente. E inoltre, il sostegno alle filiere produttive. Una Pubblica Amministrazione più protesa a cittadini e delle imprese. Investimenti in istruzione, formazione e ricerca. Inclusività sociale, territoriale e di genere. La riforma giuridica per una maggiore efficienza.
Il PNRR dunque, almeno sulla carta, si basa sulle risorse UE per facilitare la ripresa e un ammodernamento dell’Italia.
Ma anche perché la Commissione europea,
né ha dettato le linee comuni. Tra cui: contribuire alla transizione ambientale, resilienza e sostenibilità sociale, transizione digitale, innovazione e competitività. Con una ‘priorità di investimenti nel campo sanitario e a sostegno al reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi, nella liquidità delle imprese e per salvaguardare l’integrità del Mercato Unico.’
Auguriamoci che l’attività governativa sappia porre tutta l’attenzione necessaria a portare avanti tali propositi, usando questi strumenti.