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Coldiretti: “Gestione, Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Forestale Regionale”- chieste modifiche al Regolamento

Molinaro: NO imposizioni eccessive, penalizzanti e vessatorie alle imprese forestali e ditte boschive. NO alla “mummificazione” del bosco

 

Coldiretti Calabria ha inviato una nota alla Regione con osservazioni alla bozza del Regolamento di attuazione della L.R. 45/2012 “Gestione, Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Forestale Regionale“. “Sono troppe le difficoltà, più volte segnalate, di imprenditori forestali e ditte boschive – scrive Molinaro presidente di Coldiretti Calabria. Si va dalla gestione amministrativa ai successivi adempimenti, spesso  – continua – ci si imbatte in un groviglio burocratico e documentale che si aggrava per la carenza di risorse umane e strumentali nelle strutture preposte all’istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni relative ai “Piani di Gestione”, “Autorizzazioni al Taglio” ed ai “Nulla Osta” per le pratiche del PSR , in particolare la Misura 8”. Coldiretti chiede che il regolamento, in approvazione, elimini le criticità e favorisca le operazioni silvo –colturali e in  modo coordinato la tutela, gestione e valorizzazione attiva del patrimonio forestale e lo sviluppo equilibrato delle filiere. Il miglioramento socio-economico delle aree silvo -pastorali,  – aggiunge – deve essere al primo posto, fermo restando la tutela dell’ambiente, della biodiversità, del paesaggio ecc. “E’ ormai superata  – prosegue  – la visione conservativa del bosco, quasi una sua “mummificazione”. Una impostazione che di fatto non fa svolgere le funzioni di difesa contro il dissesto idrogeologico, di miglioramento ambientale e paesaggistico e ancor di meno lo sviluppo dell’economia montana. Questo non vuol dire permissivismo  – chiarisce Molinaro – ma un approccio tale da consentire una sana e corretta attività silvicola da parte dei detentori delle superfici e delle imprese boschive. Il Regolamento in attuazione – rimarca – non deve avere margini di discrezionalità e un’impostazione vessatoria che espone a sanzioni anche in presenza di comportamenti corretti da parte delle imprese autorizzate. E’ necessario introdurre l’obbligatorietà delle attività minime di manutenzione – dettaglia Molinaro –  per contrastare il diffuso stato di abbandono dei boschi, principale causa degli incendi. La gestione sostenibile, poi, si può mettere in atto quando è possibile raggiungere la foresta agevolmente, con la  viabilità forestale. Le superfici forestali coperte da piano di assestamento forestale approvato devono ottenere in automatico l’approvazione dei titolari di competenze ambientali e beni culturali. Serve un richiamo forte al D.lgs 34/2018 per sviluppare una “riforma culturale” poichè il bosco è una fonte di futuro e di equilibrio dell’ecosistema in grado di mitigare i cambiamenti climatici, ma anche di rilancio economico delle foreste e della loro multifunzionalità. Coldiretti Calabria chiede inoltre di eliminare le imposizioni eccessive e penalizzanti previste nella parte che regolamenta l’Albo Regionale delle Imprese Forestali. Non si può punire preventivamente senza che una presunta violazione diventi definitiva o determini il blocco delle attività  delle imprese o peggio la loro chiusura. Il patrimonio forestale della Calabria si estende su una superficie di circa 612.000 ettari e si distingue in Italia per vastità delle aree, indice di boscosità, potenzialità e diversificazione, aspetti e qualità che sono in grado di accompagnare e garantire sviluppo sostenibile e reddito. Tutto questo è un sicuro antidodo  – chiosa Molinaro – all’abbandono della montagna o peggio il suo trasferimento  nelle grinfie della criminalità organizzata”.

 

 

 02.10.2018                                                                                             Ufficio Stampa Coldiretti Calabria