Consiglio Generale FAI CISL Calabria: si avvia la stagione congressuale.

Michele Sapia, Segretario FAI CISL Calabria: durante l’emergenza sanitaria non ci siamo mai fermati, abbiamo operato scelte e affrontato sfide importanti.

Tonino Russo, Segretario Generale CISL Calabria: ruolo fondamentale del sindacato confederale in questa fase di ripartenza, in cui si decide sulle priorità nell’utilizzo delle risorse europee.

Mohamed Saady, Segretario Nazionale FAI CISL: emersione del lavoro nero, contrattualizzazione, crescita della rete del lavoro agricolo di qualità

 

Lamezia Terme, 30.07.2021 – L’apertura della stagione dei congressi (rinviata a causa della pandemia) e l’analisi della situazione economico-sociale sono state al centro del Consiglio Generale della FAI CISL Calabria riunitosi oggi in videoconferenza e aperto dal Segretario generale della Federazione regionale Michele Sapia.

La presidenza è stata affidata al Segretario Generale della Cisl calabrese, Tonino Russo, il quale ha sottolineato, introducendo la riunione, l’importante azione svolta in questi mesi a livello regionale e nazionale dalla FAI CISL a tutela dei lavoratori ed evidenziato il ruolo fondamentale del sindacato confederale in questa fase di ripartenza, in cui si decide sulle priorità nell’utilizzo delle risorse europee. L’intervento del Segretario Nazionale Mohamed Saady ha concluso i lavori.

«In questo periodo di emergenza sanitaria – ha affermato il Segretario Generale regionale della FAI CISL, Michele Sapia, nella sua relazione – non ci siamo mai fermati. Insieme, abbiamo operato scelte, affrontato sfide rilevanti e raggiunto importanti obiettivi a livello nazionale e regionale a tutela dei lavoratori dei settori di competenza, consapevoli di far parte di una grande organizzazione sindacale». Soffermandosi sull’azione della FAI CISL, Sapia ha ricordato, tra le varie iniziative e manifestazioni nazionali e regionali, l’ultima del 26 luglio a Siderno, che ha visto la presenza dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Landini, Sbarra e Bombardieri: un forte segnale per la crescita del Paese a partire dal Sud.

Il Segretario regionale ha toccato molti temi di primo piano della situazione calabrese, evidenziando i risultati positivi dell’azione sindacale e le questioni aperte. Sulla forestazione, ha detto, la nostra è «la Federazione che sta chiedendo in ogni occasione di avviare un immediato cambio generazionale nel settore forestale per dar vita in Calabria ad una “Forestazione 2.0” come sostenuto durante il convegno regionale dello scorso 2 luglio a Vibo alla presenza di molti esperti, del Segretario Generale della FAI CISL Rota e del Segretario Generale della CISL Sbarra». Inoltre, frutto di un importante e costante impegno di resilienza sindacale è lo stanziamento delle risorse finanziarie nel DL Semplificazioni, per combattere rischio idrogeologico e idraulico in Calabria. Un complesso e lungo lavoro sindacale, della nostra Federazione e della Confederazione; determinante, poi, l’interlocuzione tra il Segretario Generale della CISL Luigi Sbarra e il Governo». «È necessario sostenere con uguale tenacia e impegno – ha detto ancora Sapia – l’importanza di avviare una strategia di prevenzione del dissesto, rimboschimento, manutenzione del territorio, innovazione e tutela ambientale per i prossimi 30 anni».

Positiva è stata l’interlocuzione, anche a seguito delle varie iniziative sindacali unitarie, con gli Enti gestori del settore forestale e agricolo, con il raggiungimento di importanti risultati a favore delle maestranze».

Al settore della pesca, ha sottolineato il Segretario regionale Sapia, sono state dedicate energie e proposte «sostenendo l’importanza del confronto e della contrattazione, e un primo risultato lo abbiamo riscontrato con la pesca sperimentale della sardella». Nel settore dell’agricoltura, «prosegue sul territorio l’instancabile azione per il rinnovo dei contratti provinciali agricoli, scaduti nel 2019».

Inoltre, la FAI CISL Calabria ha in questi mesi «ribadito a più riprese che per contrastare lavoro nero e caporalato in agricoltura c’è bisogno di più confronto regionale, di istituire le cabine di regia del lavoro agricolo di qualità in tutte le province». E per il settore della bonifica, «abbiamo dichiarato lo stato di agitazione del personale dipendente, ottenuto incontri e alcuni risultati a favore dei lavoratori, evitando così il blocco dell’attuale campagna irrigua. Serve più responsabilità e confronto, utile sarà una rivisitazione dell’attuale legge regionale, una norma che venga applicata e non solo enunciata».

«Restano ancora tante le sfide da affrontare insieme», ha affermato Sapia. «Saremo impegnati in molte vertenze e attività di azione e proposta, formazione e informazione, confronto e ascolto. Insieme saremo impegnati a incalzare la politica regionale, anche nella prossima campagna elettorale, sulle nostre proposte: presidio umano del territorio, lavoro di qualità, ricambio generazionale, benessere ambientale-alimentare e valore della contrattazione. In questa regione, sud del sud, non possiamo fermarci – ha sostenuto ancora con forza il Segretario della FAI CISL regionale –,  ma c’è bisogno di energie e di sindacato. Con orgoglio e passione, è necessario valorizzare sul territorio ciò che è stato fatto e insieme proseguire per fare ancora tanto altro. La prossima fase congressuale con il VII Congresso della Fai Cisl Calabria – ha concluso Sapia – sarà una grande opportunità per rinnovare gli organismi, ascoltare la nostra base associativa, socializzare le tesi congressuali e tracciare insieme le nostre proposte a favore del lavoro agro-ambientale del presente e del futuro».

«La FAI CISL Calabria sta svolgendo un buon lavoro, con una strategia costruita sulla base di principi solidi, raggiungendo risultati significativi», ha affermato Mohamed Saady, Segretario Nazionale della FAI CISL, nell’intervento conclusivo dei lavori, dopo un dibattito molto partecipato. Molti gli argomenti da lui toccati, in particolare quello del caporalato: il protocollo siglato tra parti sociali e Governo può essere un utile strumento per programmare un’azione che porti all’emersione del lavoro nero, alla contrattualizzazione, alla crescita della rete del lavoro agricolo di qualità, valorizzando anche il ruolo della bilateralità, in cui bisogna fare – ha sostenuto il Segretario Nazionale – un salto di qualità.

I finanziamenti delle politiche agricole comunitarie devono essere subordinati al rispetto delle condizioni lavorative, della dignità delle persone, dei contratti. Su questi temi la FAI CISL è impegnata a tutti i livelli, ne è la prova, tra i vari obiettivi raggiunti, il grande risultato sindacale sulla clausola condizionalità sociale nella nuova Pac.

La fase congressuale, ha concluso Mohamed Saady, costituirà un’occasione di confronto e di crescita sia per essere sempre più presenti nell’offrire tutela sindacale ai lavoratori, sia per formulare proposte e progettare iniziative fondate su una base culturale qualificata che fa della Federazione un punto di riferimento.