Contro l’affossamento del DDL Zan, portiamo avanti la lotta per i diritti civili

La fotografia del Senato di giovedì ritrae un Paese al collasso morale. La peggiore destra d’Europa che applaude al medievalismo civile è il sintomo più evidente del degrado istituzionale e politico di questo momento storico. In questo quadro, l’infame alleanza contro i diritti civili, nascosta dietro il voto segreto, tra le destre e pezzi del cosiddetto liberalismo democratico, ci fa presagire uno scenario oscuro e analogo a quello che aprì le porte al ventennio fascista.

Noi come Un’altra Calabria è Possibile esprimiamo il nostro totale dissenso nei confronti di questo atto. Crediamo che la giustizia e il riscatto sociale sociale vadano di pari passo con la garanzia dei diritti civili per tutti e tutte. Finché si verrà discriminati per il sesso biologico come accade per le donne, per l’identità di genere o per la disabilità (che erano alcuni dei punti principali affrontati dal DDL Zan), allora vorrà dire che saremo ancora lontani da quell’altro mondo possibile, che noi immaginiamo aperto, solidale e giusto, senza discriminazioni.


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