Coronavirus a Reggio. Unità, collaborazione e solidarietà di tutta la comunità

Un docente della Facoltà di Agraria è risultato positivo al Coronavirus e si è immediatamente presentato al punto di prima accoglienza della Protezione Civile. Subito si è creato il collegamento per un verosimile contatto con un suo collega della stessa Facoltà ricoverato all’ospedale ‘Cannizzaro’ di Catania”. Nemmeno a Reggio Calabria, dunque, sarà più possibile sentirsi fuori dai problemi che il coronavirus pone a tanti cittadini italiani. Era ampiamente prevedibile, ma il tempo zero per i reggini doveva ancora scattare.
Da questo momento i comportamenti di ognuno di noi non potranno essere più gli stessi per le ripercussioni che ne derivano sulla salute degli altri oltre che nostra e si rendono necessari precisi indirizzi comportamentali che non possono che arrivare da una unica fonte.
Tocca al Sindaco, quale responsabile della condizione di salute della popolazione del territorio, assumere con fermezza ed autorevolezza le iniziative più consone dal punto di vista della corretta comunicazione, in accordo con le direttive del Governo.
Si auspica un raccordo efficace fra le amministrazioni locali, le autorità sanitarie, la Protezione Civile, le forze dell’ordine; nonché una piena sinergia fra i plessi ospedalieri e le cliniche private della città, ed un lavoro coordinato con tutte le strutture sanitarie della Città Metropolitana e della Regione. Occorre un piano d’azione strutturato e di immediata operatività per arginare al meglio il diffondersi del virus e prevenire il più possibile i rischi conseguenti.
Non vogliamo sommare le nostre indicazioni a quelle di tanti altri su come informare la comunità cittadina evitando inutili allarmismi, e su quali debbano essere le iniziative, le informazioni e i messaggi più adeguati sui comportamenti singoli e collettivi da tenere, ne vogliamo evidenziare eventuali sottovalutazioni ed errori finora compiuti. Da questo momento però pretendiamo che informazioni e indirizzi siano autorevoli, privi di incertezze ed aggiornati quotidianamente secondo l’evoluzione del contagio e della situazione generale.
I cittadini metropolitani dovranno dimostrare di essere una comunità e dare seguito agli indirizzi che le autorità sanitarie coordinate dal Sindaco renderanno pubblici. Uniamo le forze e collaboriamo in modo attivo e civile.
Si trovi il modo di utilizzare al meglio il nostro tempo e, se si renderà necessario limitare gli spostamenti ed i contatti, cerchiamo di recupere il senso della vita collettiva di prossimità non solo in ambito familiare. Chissà che non ne nasca una nuova consapevolezza del valore della solidarietà.