Cronoprogramma nuovo consiglio regionale

“Una Regione Calabria che tolga il freno a mano e inizi già dalla prossima settimana a intervenire sulle emergenze e a programmare su piccoli e grandi temi per aiutare i calabresi a rialzare la testa. E’ questo il “cronoprogramma” del nuovo Consiglio regionale che le urne del 26 gennaio consegneranno alla maggioranza di centrodestra e per la prima volta a una donna, Jole Santelli, presidente della giunta regionale della Calabria”. E’ quanto afferma Bruno Bagnato, candidato nella lista del centrodestra “Jole Santelli presidente” della “Circoscrizione Sud” alle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 in Calabria. Domenica scorsa Bagnato ha incontrato Jole Santelli con la quale vi è stato un proficuo scambio di vedute su temi e priorità dei lavori della prossima assise regionale.

“L’occasione – ha commentato Bagnato – è stata utile per condividere con Jole Santelli le numerose istanze dei cittadini che ho avuto modo di incontrare durante la campagna elettorale, richieste – alcune delle quali drammaticamente urgenti come il caos rifiuti a Reggio Calabria o l’affaire aeroporto dello Stretto – che mi sono impegnato in prima persona a sostenere da consigliere regionale e che ho voluto sottoporre all’attenzione della futura presidente affinché non si perda un solo giorno dopo i cinque lunghissimi e “lentissimi” anni sprecati dalla giunta di sinistra”.

“A Jole Santelli – ha aggiunto Bagnato – ho proposto in particolare l’esigenza di interventi di valorizzazione delle risorse ambientali e territoriali, ovvero la necessità di imprimere un’accelerazione nelle stanze della burocrazia per l’utilizzo di tutti i finanziamenti già previsti dall’Unione Europea, dal Governo e dalla stessa Regione Calabria, per la realizzazione di opere infrastrutturali in Calabria.
Alla Calabria servono ferrovie, alta velocità, strade efficienti e non “della morte” come la tristemente famigerata SS 106 che nell’ultima settimana in meno di 24 ore ha mietuto altre due vittime. Infrastrutture da realizzare ex novo o da implementare ulteriormente, come il porto di Gioia Tauro, che in ogni caso devono essere coniugate con l’individuazione di politiche ambientali e territoriali sostenibili che produrranno anche una ricaduta occupazionale.
Occorre una bonifica delle costiere marine attraverso un piano straordinario di verifica degli scarichi fognari, a tutela della fauna marina e della salubrità dell’ambiente che si coniuga con il conseguente incremento del turismo. Investire nella riqualificazione dell’ambiente in cui viviamo infatti significa da un lato rendere un servizio ai cittadini che vi abitano e che hanno il diritto di vivere in un ambiente sano ma dall’altro significa anche attrezzare davvero il territorio per la sua naturale vocazione turistica, che va perseguita coi fatti e non a parole. Ho ricordato a Jole Santelli – ha spiegato Bagnato – che il Parco d’Aspromonte, che proprio lo scorso anno ha festeggiato 25 anni, si ritrova ancora oggi senza un presidente (decaduto nell’agosto 2018) e senza un direttore (scomparso prematuramente due mesi fa)”.

“Strettamente correlato al tema dell’ambiente – ha continuato Bagnato – è il settore dell’agricoltura, che deve vedere tutta la politica regionale impegnata a sostegno dell’intera filiera calabrese per la tutela del “made in Calabria”, anche del “tonno Callipo” che siamo certi continuerà a registrare ottime performance in controtendenza con i voti raccolti dalle urne dal suo patron. E se da un lato il semaforo alimentare europeo penalizza i prodotti italiani, immaginiamo corsi regionali di formazione per la creazione di percorsi enograstronomici a tutto tondo che includano fenomeni recenti e in grande espansione come lo street food, home restaurant, e lo chef a domicilio”.

“Dalle centinaia di persone incontrate in lungo e in largo – ha ricordato Bagnato – è emerso sopratutto il grido di dolore per una crisi economica che qui più che altrove affossa le famiglie dei lavoratori. Ho riepilogato a Jole alcune tra le principali vertenze in atto nella provincia di Reggio Calabria: il porto di Gioia Tauro e l’aeroporto di Reggio Calabria dove recentemente i lavoratori hanno aderito allo sciopero di 24 ore indetto dalla Uiltrasporti, nel commercio (Gicap), gli operatori socio-sanitari, gli operatori dei call-center, i giovani precari e i lavoratori in mobilità LPU, LSU, gli stagisti. Ma a Jole ho raccomandato anche di non dimenticare le fasce più deboli ricevendo rassicurazioni sull’attenzione che la Calabria rivolgerà ad anziani e pensionati. E’ solo a chi non è in grado di lavorare che va elargito un doveroso e dignitoso assistenzialismo, mentre la crescita economica e produttiva non può essere affidata a miti e illusioni di carattere assistenziale, come il reddito di cittadinanza, ma va favorita con iniziative a sostegno dell’imprenditoria giovanile in grado di fare affluire capitali privati – ha concluso Bagnato – scommettendo sulle idee e sulla voglia di rimanere in Calabria dei migliori cervelli della nostra terra”.