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Cultura, Mario Caligiuri a lector in fabula: ci sara’ sempre piu’ bisogno di intelligence

CONVERSANO (17.9.2016) – “L’intelligence rappresenta uno strumento indispensabile per comprendere una realtà sempre più complessa e caratterizzata dalle nuove tecnologie”. È quanto ha affermato Mario Caligiuri in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Cyber Intelligence. Tra libertà e sicurezza” edito da Donzelli, avvenuta a Conversano durante la XII edizione del Festival “Lectorinfabula 2016”, organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Di Vagno” con il patrocinio della Rappresentanza culturale in Italia della Commissione Europea e del Ministero per i Beni Culturali. Insieme a Caligiuri, che è il Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, sono intervenuti il garante del lettore de “La stampa” Anna Masera e Tommaso Edoardo Frosini, professore dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Durante il dibattito, sono stati affrontati i temi legati all’uso del web, al diritto alla riservatezza e all’oblio, ai pericoli della Rete, al ritardo italiano sulle nuove tecnologie. Inoltre, è stata illustrata la carta dei diritti di internet, evidenziando la necessità non solo di regole ma di opportuni percorsi educativi. In particolare, Caligiuri ha evidenziato che per ricostruire la percezione della realtà, fortemente compromessa dal racconto televisivo e del web, occorre ripartire dalla comprensione delle parole, che vengono prima delle immagini. Inoltre ha ribadito che la Rete offre l’illusione della partecipazione e della comunicazione, mentre quasi sempre finisce con il trasformarsi quasi sempre in un’arma di distrazione di massa. Caligiuri ha poi proseguito dicendo che “non abbiamo ad oggi sufficienti informazioni per verificare l’impatto a lungo termine delle nuove tecnologie sull’essere umano. Non so se internet ci renda più intelligenti o più stupidi. Sicuramente ci rende diversi. La sfida è quindi tutta davanti a noi”. In tale quadro ha ribadito che “l’intelligence è il tema fondamentale del presente per gestire la complessità e individuare le informazioni davvero rilevanti per Stati, imprese e cittadini”. “La cyber intelligence – ha concluso – diventerà sempre più centrale poiché collega due ambiti: da un lato l’intelligenza, elemento tipicamente umano, e dall’altro le tecnologie, espressione del mondo digitale. E maggiormente crescerà l’impatto delle nuove tecnologie più ci sarà bisogno del fattore umano dell’intelligence, cioè della capacità di analizzare, interpretare e contestualizzare le informazioni”.