Dichiarazione Vicepresidente Stasi su Zes e porto di Gioia Tauro


“Gioia Tauro ed il suo porto sono sicuramente tra queste. Occasioni straordinarie per questo governo bipartisan, che per il bene dell’Italia ha deciso di fare squadra. Gioia Tauro può diventare un Hub Portuale per il Sud Europa e senza ingenti investimenti. Basterebbero pochi provvedimenti e tra questi la ZES (Zona Economica Speciale). L’emanazione di un dispositivo legislativo (dispositivo più veloce rispetto all’iter intrapreso in Parlamento) consentirebbero agli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri di trasmettere la domanda alla Commissione Europea, per l’autorizzazione ai fini degli aiuti di stato. Le risorse da utilizzare sono già disponibili all’interno della nuova programmazione comunitaria 2014-2020”.
“La ZES  – aggiunge la Vicepresidente – potrebbe essere per l’Italia uno strumento rivoluzionario, dopo la proposta fatta da Scopelliti un anno fa, anche Maroni, per la Lombardia ne aveva apprezzato la valenza.
Quello che risulta anomalo è che l’Italia è uno dei pochi paesi in Europa ad averne diritto ma non ha mai presentato in Europa una sola richiesta. Quella che la Calabria ha chiesto e pretende oggi, è un segnale politico forte, verso un progetto i cui benefici avrebbero ripercussioni non solo sull’intera economia regionale, ma su tutto il Sud, approfittando peraltro, dalle crescenti instabilità delle aree del nord Africa che è risaputo sottraggono volumi di traffico ai porti europei e, soprattutto, italiani.
Associata ad altre misure peraltro già finanziate dalla Regione come il ferro bonus che da due anni giace presso la Commissione Europea, o il completamento dell’alta capacità da parte di RFI, la ZES potrebbe rappresentare il punto di svolta per l’economia regionale”.
Il progressivo gigantismo navale e gli effetti della tendenza a impiegare portacontainer da 14mila e 18mila Teu sulle maggiori direttrici marittime est-ovest, oltre che gli effetti dell’alleanza P3 Network, formata da Maersk, MSC e CMA CGM che entro fine estate partirà finalmente, garantiranno a Gioia Tauro di essere uno dei pochi porti protagonisti per capacità infrastrutturale e porteranno maggiori volumi ma anche nuove opportunità che devono poter essere sfruttae al meglio. Salutiamo favorevolmente  – conclude Antonella Stasi – gli incrementi di Teus avuti a Gioia Tauro nel primo quadrimestre (1.047mil pari al +4% sul 2013 ), ma auspichiamo adesso, senza perdere altro tempo prezioso l’avvio di questo importante provvedimento e l’auspicio dell’avvio di un tavolo di lavoro, magari all’interno dell’annunciata cabina di regia. La Calabria attende fiduciosa”.