• Home »
  • News Calabria »
  • Domenica 3 novembre alle Muse “La Calabria ferita: tra incendi boschivi e disordine idraulico”.

Domenica 3 novembre alle Muse “La Calabria ferita: tra incendi boschivi e disordine idraulico”.

Ricca di argomenti collegati ad avvenimenti di grande attualità. Ritornano gli appuntamenti culturali dell’Associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria vere e proprie agorà del pensiero utili a confrontarsi con fatti, persone e personaggi del nostro tempo e della società attuale.

In questa nuova edizione delle “Domeniche Muse” il presidente prof. Giuseppe Livoti evidenzia come oggi più che mai occorre parlare di contemporaneo e dei tempi che stiamo vivendo, evidenziando criticità ma anche cercando di fare autoformazione con esperti e personalità che appartengono alla nostra Calabria.

Nasce proprio da questa riflessione accesa e condivisa l’appuntamento di domenica 3 novembre 2024 alle ore 18 presso la Sala d’Arte di Via San Giuseppe 19, che vedrà la manifestazione “La Calabria ferita: tra incendi boschivi e disordine idraulico”. Utili anche le indicazioni del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ovvero occorre sapere se la zona in cui si vive, si lavora o si soggiorna è a rischio alluvione proprio per prevenire ed affrontare al meglio le situazioni di emergenza. E’importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del prorpio territorio, se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro. In alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni in base anche ai territori ed al controllo dello stesso. L’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti ed alcuni luoghi si allagano prima di altri. In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra; all’aperto, sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante. La forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente. Le azioni che possano contribuire a ridurre il rischio alluvione sono: il rispetto dell’ambiente. Se si vedono rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti ecc. occorre segnalare al  Comune, chiedere al Comune di appartenenza informazioni sul Piano di emergenza per sapere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della  propria città. Occorre pretendere se non c’è che sia predisposto, così da sapere come comportarsi. Individuare gli strumenti che il Comune e la Regione utilizzano per diramare l’allerta e tienersi costantemente informato. Assicurarsi che la scuola o il luogo di lavoro ricevano le allerte e abbiano un piano di emergenza per il rischio alluvione. Tu queste informazioni sono effettivamente attivate, praticate. Cosa è stato fatto in Calabria negli ultimi anni, cosa si può fare e che contributo possono dare le istituzioni ed i cittadini? Di questo ne parleranno gli

ospiti il prof. Giuseppe Bombino e l’ing. Daniela D’Agostino dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Inoltre ogni domenica in base alle tematiche trattate uno spazio sarà dato agli artisti soci Muse che presenteranno un’opera attinente all’argomento trattato in pittura, in scultura, in fotografia. L’opera verrà commentata magari creando un punto di vista diverso con l’aiuto della creatività. Le prime che terranno a battesimo questo nuovo spazio saranno le pittrici Francesca Avenoso e Cristina Benedetto.