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Draghi: politici e leader, centro, destra e sinistra. L’Italia ha bisogno di tutti. Al. Tallarita

Oggi che è Festa della Repubblica Italiana, bisogna avere la forza di dire, che al primo posto, viene la riedificazione dell’Italia.
Credo che molti si chiedano quale sarà il futuro in Italia dei partiti di governo.
Ebbene è un momento di transizione.
Una fase, in cui è necessario centrarsi. Calmare i toni per fare fronte alle voci e gli animi, di chi è preoccupato, per il proprio presente, per il futuro suo e dei suoi figli.
È necessario in Italia avere un partito di centro. Che guardi alle persone, al patrimonio culturale, produttivo italiano. Alla Nazione, alla famiglia, che costruisce la società. Che abbia come leader, la figura più carismatica dopo Silvio Berlusconi. Ovviamente mi riferisco, per onor di storia, al Sen.Matteo Salvini. Di certo la leadership della Destra pura e dura, rappresentata in FDI dall’On.Giorgia Meloni, è tale ed importante entro la salvaguardia del patrimonio della Destra italiana. Che ha raccolto l’eredità della Destra storica italiana. Si è evoluta, raccogliendo gli aspetti migliori del suo passato, nella sua attuale realtà politica e sociale, salendo oggi nei sondaggi. E raccogliendo inoltre, un malcontento popolare, della pancia del paese, restando in opposizione. E garantendo così equilibrio e democrazia, nel nuovo Governo.
Non mi sono mai personalmente convinta, che sia conveniente, che non esistano più la Destra e la Sinistra.
Penso siano importanti per un paese, le varie correnti. Che ritraggono diverse istanze politiche, sociali e culturali; in cui le persone possano riconoscersi. In nome di cui possano lottare e sentirsi rappresentati; che pertanto, vanno portate avanti e salvaguardate.
Così come esiste anche il Centro e particolarmente, in un momento di ricostruzione, in cui bisogna agire per il bene del paese. A tal fine si rivelano importanti tali distinzioni. In Italia, è necessario trarre beneficio, dagli aspetti positivi della storia.
Proprio qui, in una nazione, che ha difficoltà a fare i conti con la sua storia, non solo della Destra ma anche della Democrazia Cristiana.
Partito che in Italia, non solo ha avuto il potere per molti anni, ma ha aiutato a ricostruire un paese. Sì certo, ci sono delle pagine oscure, di critica serratissima, nei confronti di chi ha sbagliato. Molti hanno pagato, con la società, con la storia, con la giustizia, molti ingiustamente.. o per un giustizialismo..da caccia delle streghe .. qualcuno è morto il nome di qualcosa..
tra terroristi, e organizzazioni parallele..
Ma la storia è la storia.
E noi siamo nani su spalle di giganti.
Oggi, il Governo Draghi, ha necessità di stabilità, fiducia, possibilità di lavorare per il bene del paese, senza se e senza ma.
Matteo Salvini, da garanzia al Governo del Presidente, che può stare sereno della sua lealtà e della sua amicizia.
Non sono molto convinta ..invece..del fatto che la stessa stima reale, se non dietro falsi sorrisi di approvazione, venga data al Presidente Draghi e a questo Governo di ricostruzione, da personaggi vari ed eventuali. Come Letta, che entro un disegno strampalato di voler ridisegnare il PD, dimentica i veri temi della sinistra. Sordo alla vera emergenza sociale. Ma anche i 5stelle in rotta di collisione..Lotta per il simbolo.. Dietrofront generalisti alla Di Maio.. di stampo post-giustizialista. Renzi invece, dopo aver dato la spallata al governo Conte, pensa, giustamente al centro. Si spera in un dialogo costruttivo.
Oggi, priorità è la ricostruzione nella post-pandemia, di un Paese, già devastato dalle precedenti crisi economiche. Bisogna centrarsi e ricostruire. Ed arrivare così alle prossime elezioni, delineando il centro, la destra e la sinistra in Italia.
Guardare indietro, per andare avanti.
Lo Stato deve essere presente, gli imprenditori motore del paese, devono poter dare lavoro a tutti. Devono arrivare le risorse, essere ben spese. Affinché si torni ad una situazione di benessere, che ci ricordi quell’ultimo splendore italiano degli anni ’80. Siamo all’indomani di una guerra, venga la ricostruzione e che tutti si lavori per questo. Che la gente possa tornare a lavorare, che non debba rinunciare al lavoro per il reddito di cittadinanza, che pur deve essere mantenuto, ma nei limiti della giustezza sociale. Cioè, che chi abbia necessità possa essere sostentato dallo Stato, con un reddito minimo. Come funziona in tantissimi paesi d’Europa, ma che chi sia nelle condizioni di poter lavorare, per età e in salute, vada a lavorare e contribuisca alla crescita del paese. E non si accontenti dell’aiuto dello Stato. E che lo Stato intervenga, a far sì che non si licenzino le persone, i cui posti sono stati messi in gioco dalla pandemia. Su questo ci vorranno, sicuramente, delle ferme prese di posizione da parte del Governo italiano.
Caro Presidente Draghi,
la lealtà di alcune persone e partiti nel suo Governo, La sosterranno nel portare avanti il compito che si è prefissato: la ricostruzione dell’Italia. E Matteo Salvini è, senza ombra alcuna, uno di questi.
Adesso si parta per la ricompattazione del Centro.

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