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E’ ufficiale: la Comunità di Sant’Egidio ha attivato una nuova linea telefonica, nella città di Roma, per le persone più fragili

E’ ufficiale: la Comunità di Sant’Egidio ha attivato una nuova linea telefonica, nella città di Roma, per le persone più fragili.
Il numero è : 06 8992299 e risponde tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00, anche la domenica.

Il servizio oltre a dare informazioni e fornire aiuto di tipo sociale sui servizi disponibili (come ad esempio la consegna a domicilio), viene offerta anche la possibilità di un teleconsulto multispecialistico per tutti coloro che, a causa dell’emergenza Covid-19, faticano a rivolgersi ai normali canali del sistema sanitario.
Il servizio è rivolto in particolare ad anziani, malati, persone sole, che hanno necessità di aiuto per problemi sociali o patologie diverse dal coronavirus, che in questo periodo incontrano serie difficoltà ad essere ascoltate e aiutate.
A dare la notizia al nostro giornale è stato il dott. Michelangelo Bartolo in servizio presso l’UOC di Angiologia dell’Azienda Ospedaliera san Giovanni Addolorata di Roma, e che è tra gli ideatori del programma DREAM della Comunità di S. Egidio per la prevenzione e il trattamento dell’AIDS e della malnutrizione in Africa.
Dal settembre 2013 è ideatore e Segretario Generale di Global Health Telemedicine.
Il dott. Bartolo ha sottolineato infatti che: ”Il telefono si avvale dell’esperienza del programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio (attivo in 11 Paesi africani) e dei servizi della Global Health Telemedicine che da anni offrono consulenza a centri sanitari in diversi luoghi del mondo e hanno aderito quasi 200 medici refertanti e che ha all’attivo oltre 12.000 teleconsulti afferenti a 21 branche specialistiche, è ora disponibile anche in Italia, ad iniziare da Roma.
Ci lavorano circa 70 volontari di Sant’Egidio e tra loro una ventina di infermieri. Usiamo la piattaforma di teleconsulto multidisciplinare realizzata dalla Ttre informatica che ora si apre anche all’Italia. L’esperienza di 12 anni di telemedicina in Africa ci ha permesso di essere operativi in pochi giorni”.
Infine il dott. Bartolo precisa che:” il servizio, pur essendo di grande utilità per consigli riguardanti diverse situazioni mediche, non si prende carico di urgenze o di patologie afferenti a sospetta o conclamata infezione da Covid-19 per le quali già esistono reti e percorsi regionali dedicati”.
Caterina Sorbara