Enasarco/CDA, Fare presto e artenasarco: Scritta pagina arrogante da CDA illegittimo

“La pagina più arrogante vissuta da Enasarco, nella sua gloriosa storia” questo rendono noto le liste “Fare Presto!” e “Arténasarco” – unite in coalizione – sostenute da Confesercenti, Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc, in relazione alle vicende che oggi, lunedì 4 gennaio 2021, hanno portato all’elezione di presidente e vicepresidenti della Fondazione, in occasione della prima riunione del nuovo CdA: “Una elezione che non riteniamo legittima e per la quale ricorreremo in ogni sede, al fine di ripristinare la legittimità e la democrazia che riteniamo lesa e che la nostra Cassa Previdenziale esige”.
I fatti. Oggi si è riunito per la prima volta il CdA Enasarco, costituitosi a seguito delle elezioni dell’ottobre scorso e che, dopo l’Assemblea dei Delegati del 23 dicembre e le discusse decisioni assunte dalla Commissione Elettorale della Fondazione cinque giorni più tardi, ha dato alla governance uscente la maggioranza dei Consiglieri: 8 su 15. Sette, invece, i Consiglieri in quota Fare Presto –
Arténasarco, che pure avevano ottenuto la metà dei Consiglieri Lato Agenti (5 su 10) tra cui il reggino Nino Marcianò (riconfermato) e la maggioranza dei voti Lato Casa Mandante al termine delle elezioni: 50,96% il risultato della somma complessiva dei voti ottenuti da Fare Presto! e Arténasarco. Un Consiglio di Amministrazione che si è svolto al netto della “diffida a procedere alla costituzione e alle attività consiliari, presentata dalla nostra coalizione” perché “in assenza della dichiarazione di accettazione dell’incarico e della conseguente individuazione di tutti i Consiglieri, non si può ritenere correttamente convocato e costituito”; CdA che si è in effetti svolto alla sola presenza di 14 Consiglieri e che quindi “non è da considerarsi legittimato ad assumere alcuna decisione”.
Al netto di ciò il CdA di oggi ha eletto a maggioranza (8 vs 6) il segretario generale Usarci Antonello Marzolla quale presidente Enasarco e i dirigenti di Confapi e Confindustria, Leonardo Catarci ed Emanuele Orsini, suoi vice: “Usarci aveva presentato un programma che prometteva di portare gli agenti alla guida di Enasarco, invece ha portato in CdA, tra gli altri, il proprio segretario generale, ovvero un sindacalista che siede nel CdA della Fondazione da circa 20 anni, un sindacalista UGL e un sindacalista CISL, cosa quantomeno bizzarra. Ma noi non ci stiamo. Al netto delle varie azioni compiute in Assemblea, in Commissione Elettorale e oggi in CdA, i cui eventuali responsabili risponderanno alle autorità competenti, noi, con la forza della verità e della giustizia, con il sostegno degli iscritti e la certezza della bontà del nostro programma e delle persone che lo sostengono, combatteremo in ogni sede per ridare dignità alla Fondazione Enasarco, che oggi ha vissuto una delle pagine più arroganti della sua storia”.
04.01.2021

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