Fai Cisl, Civita tragica lezione ora azioni concrete

La Calabria gode di uno straordinario patrimonio di bellezze naturali e paesaggistiche ed allo stesso tempo di un territorio fragilissimo e segnato da imponenti e diffusi fenomeni di dissesto idrogeologico; quanto accaduto a Civita e nelle Gole del Raganello impone, dunque, una riflessione comune, la più larga, condivisa e seria possibile.
Nelle ore e nei giorni successivi a quella immane tragedia sono state tante, forse troppe, le polemiche quando invece era il momento di sostenere l’azione dei soccorsi e rispettare silenziosamente il lavoro dei magistrati che, senza dubbio, sarà certosino e rigoroso.
Ora, invece, è il tempo della lezione da trarre, dell’agire insieme per costruire un sistema regionale che intervenga preventivamente affrontando tutti gli elementi che determinano ciclicamente simili disastri.
Quello che la Fai Cisl della Calabria chiede a gran voce, anche quale segno di rispetto e memoria per le vite spezzate a Civita, cosi come quelle negli anni passati a Soverato, a Longobardi, sulla A3 per citare alcuni tragici precedenti, è un agire nuovo che discuta ed attui azioni concrete e mirate.
Dobbiamo costruire un sistema di prevenzione che si sviluppi lungo due direttrici.
La prima riguarda direttamente la manutenzione e la tutela del territorio montano attraverso progetti ed azioni quotidiane che vedano coinvolto quel personale, che ha competenze ma che è in costante e drammatica diminuzione.
La seconda ha ad oggetto la cultura della prevenzione da diffondere e radicare tra i giovani ai quali occorre trasferire il valore del rispetto verso le bellezze paesaggistiche e naturali.
Abbiamo letto con attenzione la nota congiunta del presidente dell’Ordine regionale dei geologi, Alfonso Aliperta e del vicepresidente, Giulio Iovine, ricercatore Cnr-Irpi e di Francesco Arcangelo Violo, segretario del Consiglio nazionale dei Geologi circa la possibilità di ridefinire le zone di allertamento; è una prospettiva condivisibile alla quale, però, vanno aggiunte tutte quelle azioni che solo un costante ed operativo presidio umano può svolgere.
Va bene allertare con efficienza ed efficacia rispetto al pericolo ma la vera sfida, la più impegnativa e dovuta, è quella di neutralizzare quel pericolo o comunque ridurre le probabilità che si verifichi e causi drammi.
A conferma di ciò, ed a testimonianza del rigoroso lavoro della Procura della Repubblica di Castrovillari guidata dal Procuratore Facciolla, giova richiamare una delle ipotesi investigative in via di
approfondimento e cioè quella per la quale a monte delle Gole del Raganello potrebbero essersi formati accumuli di acqua piovane, fango e detriti vari.
Un’ipotesi che apre uno scenario ancora più complesso e conferma il fatto che c’è quanto mai bisogno di un lavoro sinergico a favore del sistema ambientale-forestale calabrese avviando, come abbiamo sostenuto durante il seminario regionale della Fai Cisl sulle politiche ambientali e forestali dello scorso 20 giugno, un Piano Straordinario Regionale per rafforzare il presidio forestale.
C’è bisogno di nuove competenze, di riorganizzare la manutenzione del territorio e rilanciare le attività forestali-ambientali, di difendere e sostenere il delicato equilibrio idrogeologico in anni nei quali l’abbandono delle aree montane è particolarmente significativo.
Siamo inoltre sempre più convinti che tra le cause dei numerosi disastri ambientali e repentini cambiamenti climatici, che stanno segnando la stagione estiva ormai alle porte, oltre all’inquinamento ambientale vi è l’abbandono delle aree montane.
Sotto questo profilo, accanto ai lavori ambientali e forestali di prevenzione, è necessario lavorare per costruire quelle condizioni che consentano ai cittadini di continuare a vivere la montagna, i piccoli centri delle aree interne.
Inutile aggiungere che ora Civita non va abbandonata, ed assieme a Civita tutti quegli altri straordinari luoghi dove è possibile apprezzare le identità, le tipicità e le tradizioni della Calabria più autentica e poco conosciuta.

Michele Sapia
Segretario regionale Fai Cisl Calabria