Il Consigliere Metropolitano Conia continua la sua lotta per le strade della Provincia.

Il Consigliere Metropolitano Conia ha sollevato nel Consiglio, tenutosi oggi pomeriggio, la questione della viabilità nella provincia di Reggio Calabria nella discussione di chiarimento ad una interrogazione depositata dallo stesso Conia. Le risposte sono state vaghe ed in alcuni casi anche toni accesi. Il Consigliere Conia continuerà la battaglia per chiedere interventi urgenti e certi nelle strade di competenza della Città Metropolitana, di seguito il documento che lo stesso ha depositato ufficialmente in merito alla risposta alla sua interrogazione sulle strade aspromontane, lo stesso ha depositato altre interrogazioni su varie strade sulle quali ancora non ha ricevuto risposta:

In riferimento alla Vostra nota, protocollo n. 21117, con la quale avete risposto alle domande di chiarimento dei cittadini del comprensorio di Oppido e circa i lavori che verranno effettuati sulle arterie SP1, SP2 bis tratto Inn. SP 1 dir-Castellace, SP 29 tratto quadrivio San Bartolo Quadrivio Ferrandina, voglio invitare il Consiglio a valutare le seguenti evidenze:

1. Basterebbe un semplice sopralluogo per rendersi conto che i lavori di “manutenzione straordinaria”, per giunta “in itinere” (anche se in itinere si vede solamente l’avanzamento della erosione delle strade), che prevedono “la sistemazione di alcuni tratti del piano viario, mediante la stesa di conglomerato bituminoso”, sono uno sperpero di denaro pubblico, o forse un maldestro tentativo di mettere a tacere le legittime rivendicazioni dei cittadini ormai stanchi di dover quotidianamente rischiare la vita percorrendo le suddette strade.

2. È paradossale e anacronistico prevedere oggi dei semplici interventi di manutenzione, seppur straordinaria, quando per lo stato attuale delle cose appaiono necessari degli interventi di messa in sicurezza. Per decenni queste strade sono state dimenticate totalmente dalle istituzioni e adesso le si vuole mettere in sesto con la “stesa di conglomerato bituminoso” solitamente utilizzato per riparare le crepe fisiologiche del manto stradale.

3. Non occorrono competenze tecniche per concludere che le somme stanziate, a dispetto del problema in oggetto, sono irrisorie. Sui tratti stradali in questione sono presenti muri di contenimento alti più di cinque metri, completamente caduti – solo grazie al fato a margine della carreggiata e non su un’autovettura in transito – in seguito a ripetute frane, smottamenti e allagamenti che ogni anno affossano sempre di più l’economia, il diritto all’istruzione, alla salute e la dignità umana dei cittadini che hanno avuto in sorte di abitare nell’entroterra aspromontano.

4. Ci si dimentica che tali strade sono percorse quotidianamente da ambulanze, pullman carichi di studenti, degenti delle varie case di cure e centri disabili, seminaristi, avvocati e giudice di pace, operatori sanitari, specialisti, insegnanti, lavoratrici e lavoratori che devono rischiare la vita ogni giorno solo perché la Città metropolitana non riesce a individuare le priorità della sua azione politica. EB122D-PJJ.

5. Bisognerebbe comprendere che il comprensorio aspromontano è un volano di economia e sviluppo totalmente persa a causa dell’abbandono delle arterie viarie. L’intero comprensorio aspromontano, che ha il suo centro nevralgico in Oppido, è lo specchio della crisi in cui versa la Calabria: è antica sede diocesana, ospita tre scuole superiori, pluridecorate dalle istituzioni nazionali, un Ospedale oggi completamente declassato a lungo degenza con annesso PPI, un penitenziario mai inaugurato, una casa di cura, un centro disabili, un Episcopio con annesso seminario vescovile, un centro per la cura dell’AIDS tra i primi in Italia e unico del centro Sud e soprattutto un sito archeologico di portata incredibile, che dovrebbe essere raggiungibile attraverso una strada di competenza della Città Metropolitana ad oggi impercorribile.

6. Come tratta la Città Metropolitana queste ricchezze dell’entroterra aspromontano e i suoi cittadini?

QUESTE LE RISPOSTE CHE MI E CI SAREMMO ASPETTATI!