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Il Parco scientifico e tecnologico della Calabria (CALPARK) non può essere lasciato morire

Il Parco scientifico e tecnologico della Calabria (CALPARK) non può essere lasciato morire. La regione Calabria, l’Unical, ed il sistema universitario calabrese, devono immediatamente  assumersi la responsabilità di un impegno concreto per invertire quello che si presenta come un destino segnato. Da tempo come FIOM e CGIL insieme alle altre organizzazioni sindacali, con i lavoratori tutti, stiamo insistendo perché si volti pagina.

Tanto ribadiremo Mercoledi 8 Maggio prossimo in sede di Ispettorato del lavoro, dove siamo stati costretti a chiamare i responsabili e la proprietà di CALPARK al fine di formalizzare un percorso di rilancio dell’attività capace di scongiurare la chiusura e le conseguenti ripercussioni sui lavoratori.

 

Da circa 25 anni Calpark unico  parco scientifico e dell’innovazione in regione, pur con tante contraddizioni e limiti  ha svolto un ruolo fondamentale  nel campo della innovazione tecnologica  contribuendo non poco alla crescita  di esperienze imprenditoriali e  start-up industriali fortemente avanzate.

 

Oggi che l’intero Paese cerca di recuperare ritardi e destinare risorse  economiche e progettuali alla ricerca, all’innovazione  con programmi sostenuti anche dai fondi comunitari, sarebbe un vero e proprio scandalo se si facesse morire CALPARK per disinteresse, visioni miopi e sottovalutazioni.

 

Noi non ci rassegniamo e continueremo con i lavoratori, unitariamente a tenere attiva la mobilitazione.

 

 

 

         I segretari generali                                                  I segretari generali

      Fiom Calabria e Cosenza                                CGIL Calabria e Cosenza

 

Massimo Covello  Alberico Napoli                 Angelo Sposato  Umberto Calabrone 

 

 

 

 

 

 

Cosenza li 2 Maggio 2019