Il SIB Confcommercio Reggio Calabria chiama a raccolta gli operatori balneari reggini

Il Presidente Fiorillo “Sulle concessioni balneari la norma approvata dal Consiglio dei ministri è un pasticcio. Vanno tutelati la dignità e gli investimenti delle imprese.”

La presa di posizione del Governo rispetto alla riforma delle concessioni balneari – da attuare dal 1° gennaio 2024 – lascia sgomenti gli operatori del settore e rischia di creare un enorme danno economico oltreché calpestare la dignità di onesti lavoratori in nome di un principio di concorrenza che, applicato nei termini immaginati dall’esecutivo, creerebbe una enorme ingiustizia. Numerosi i profili di censura segnalati dal SIB rispetto alla Proposta di legge del Governo sulle gare per le concessioni che vanno dal mancato corretto riconoscimento del valore aziendale in favore del concessionario uscenti, alla mancata tutela del legittimo affidamento dei concessionari stessi, all’assenza di una disciplina transitoria, alla previsione di un dannoso frazionamento di concessioni con conseguente distruzione di moltissime aziende.

Decisa la protesta degli operatori balneari del SIB Confcommercio anche in provincia di Reggio Calabria, con il Presidente Carmelo Fiorillo che in questa fase richiama all’unità. “La scelta del Governo – dichiara Fiorillo – ci lascia sgomenti. Non offre una risposta al comparto balneare e non garantisce il giusto equilibrio tra la tutela della concorrenza prevista dalla Bolkestein e la legittima tutela dei diritti degli operatori balneari, soprattutto in merito al necessario riferimento al calcolo dell’indennizzo del valore aziendale delle imprese”.

A questo punto la proposta di legge del Governo deve essere corretta in Parlamento ed è per questo che il SIB Nazionale assieme ad altre sigle del comparto ha organizzato per il 10 marzo prossimo a Roma una manifestazione di protesta che, ricorda Fiorillo “in questo momento è di fondamentale importanza per consentire di fare comprendere all’intera collettività ed ai parlamentari la compattezza della categoria, le necessità del comparto e per portare ad una indispensabile profonda riscrittura del testo nel corso dell’iter parlamentare”.
“Ci siamo confrontati ai tavoli nazionali per trovare un punto di incontro ma l’Esecutivo – continua Fiorillo – ha voluto caparbiamente tirare dritto e non prendere seriamente in considerazione le ragioni degli operatori. L’obiettivo che adesso deve unire tutti, conclude Fiorillo – è agire a fare sentire la nostra presenza per evitare che vadano distrutti il nostro lavoro e le nostre aziende. Ognuno deve fare la propria parte, organizzazioni sindacali, imprenditori e amministratori pubblici che, coinvolti dal SIB, pure saranno presenti in ampia delegazione alla manifestazione di Roma al nostro fianco. Tutti uniti per dare dignità al nostro comparto”.
Per maggiori informazioni contattare la segreteria SIB Confcommercio Reggio Calabria allo 0965.330853
Si allega un breve vademecum per una lettura più agevole di una proposta di legge che di fatto distrugge la balneazione attrezzata italiana elemento di vantaggio competitivo del Paese.
VALUTAZIONE SINTENTICA DELLA PROPOSTA DI LEGGE DEL
GOVERNO (nuovi Artt. 2 bis e 2 ter, DL Concorrenza)
ELEMENTI NEGATIVI CHE RENDONO INACCETTABILE IL TESTO

1) MANCATO PRELIMINARE ACCERTAMENTO dell’eventuale scarsità di risorse e/o interesse transfrontaliero per un trattamento derogatorio nell’applicazione della cd Direttiva Servizi (l’art. 2 ter, comma 2, lett. a), che limita la ricognizione al solo fine di individuare spiagge libere – per cui manca alcun riferimento a quanto disposto al punto 43 della sentenza Promoimpresa);

2) IL VALORE AZIENDALE non viene riconosciuto in favore del concessionario uscente (sentenza Laezza) (l’art.2 ter comma 2 lett. i) limita irragionevolmente l’indennizzo all’ammortamento degli investimenti autorizzati ed alla perdita dell’avviamento);

3) IL LEGITTIMO AFFIDAMENTO dei concessionari non viene tutelato (nella proposta manca alcun riferimento a quanto disposto dalla sentenza Promoimpresa, punto 56);

4) ASSENZA DI UNA DISCIPLINA TRANSITORIA anche a tutela del lavoro autonomo balneare e comprendendo un adeguato periodo transitorio perché è fissata una data di scadenza eccessivamente ravvicinata (31.12.2023) (art. 2 bis comma 1);

5) LA MANCATA CONSERVAZIONE degli atti amministrativi che prevedono una diversa scadenza ad oggi resi stabili dal decorso del tempo di legge e dalla mancata opposizione di terzi nei termini di legge (v. Legge Madia) (l’art. 2 bis comma 2 è estremamente e ingiustificatamente limitativo);

6) ASSENZA DEL DIRITTO DI PREFERENZA del concessionario uscente a parità di condizioni.

7) PREVISIONE DI UN DANNOSO FRAZIONAMENTO CONCESSIONI con conseguente distruzione di molte aziende (art. 2 ter comma 2 lett. d));

8) INGIUSTO TRATTAMENTO DI FAVORE ai soggetti appartenenti al terzo settore (art. 2 ter comma 2 lett. e) punto 1));

9) INGIUSTO RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITA ’anche a chi abbia gestito altri beni pubblici (art. 2 ter comma 2 lett. e) punto 5.1);

10) ASSENZA DEL RINVIO ALLE REGIONI non solo per disposizioni di dettaglio ma soprattutto per l’attività di pianificazione e programmazione di loro esclusiva competenza.