Il trasferimento del 118. Crea pericoli

Bisogna essere decisamente preoccupati per quanto si appalesa presso il nostro ospedale. Ovvero è in atto il trasferimento del 118. Lo stesso sarà trasferito a nuova sede e nuovi spazi, e le prime evidenze dicono che potrebbero sorgere seri pericoli !!

Il progetto messo in campo dalla gestione commissariale dell’Asp è evidente che sia nato per un obbligo giusto: quello di traslocare il Ser.D. in un posto isolato per favorire la protezione degli utenti, sia fisica che a livello di privacy.

La triade ha pensato inoltre , di spostarlo nella postazione del 118, e quest’ultimo al posto attuale del Ser.D. ovvero nella palazzina della riabilitazione.

Già in tutto questo c’è una prima discordanza: non potevano mandare il Ser.D. se concordato con gli operatori, nell’edificio dell’ex ospedale?

Non si sarebbero avuti più vantaggi? In primis una più alta protezione degli individui; secondariamente più comodità, li infatti ci sono più parcheggi, oltre al maggior numero di stanze a disposizione;

Infine poteva esser dato maggiore peso e prestigio all’intero edificio, che ricordo, resta, per metà ancora vuoto.

Fatta questa premessa, veniamo a cosa osservare invece spostando il Ser.D. al 118 e viceversa.

Attualmente dalla segnaletica posta in essere, il percorso delle ambulanze non è rettilineo e scorrevole come prima.

Su questo punto non ci sono dubbi visto le curve, la possibilità di incontrare macchine di dipendenti ed utenti sul tragitto, e la sbarra da alzare per uscire che, sebbene telecomandata (non può essere diversamente perché altrimenti sul piazzale entrerebbe chiunque), inevitabilmente rallenta il percorso.

C’è da sottolineare che malauguratamente, vi è anche il rischio di perdere un solo secondo durante le operazioni di salvataggio di una vita, può essere davvero critico o no ?

Altro punto scottante, a parte il rallentamento delle ambulanze, è che si perdono parcheggi: sia degli utenti (all’ingresso dell’ospedale, ( infatti, non ci sono più i parcheggi riservati agli utenti), sia per i dipendenti.

Questi infatti, una volta entrati in ufficio (peraltro si entra dalla stessa sbarra da dove escono le ambulanze), si ha a disposizione pochi spazi, quindi per non creare intralcio e salvaguardare l’auto, rimangono non capienti, e in uso, solo gli annessi parcheggi nel piazzale.

Non va dimenticato nemmeno che le macchine, appena escono dal parcheggio, sono costrette ad invadere la corsia delle ambulanze.

A questo punto viene da pensare che, o la segnaletica non è terminata, o che manderanno i dipendenti a parcheggiare altrove, oppure c’è un disegno strategico che prevede la chiusura degli uffici amministrativi. ???????

Altrimenti è un’assurdità ciò che si presenta . Comunque vada, attualmente non ci sono ragioni valide o bene organizzate , che garantiscono tranquilla e sicurezza complessiva.

Insomma : Incredibilmente si perdono parcheggi, si espongono le ambulanze a sinistri e si rallenta il percorso delle stesse. Senza dimenticare che altri incidenti possono verificarsi proprio vicino il cancello tra chi entra e il 118 che esce. L’appello che rivolgo a quanti potranno intervenire è quello: ponete ripari prima che malauguratamente succedano situazioni di pericoli sopratutto alle persone .

Salvatore De Biase , già Presidente C . Comunale Lamezia