“La Calabria Consapevole non soccombe”

Senza voler fare alcun vittimismo, è ormai acclarato come la nostra regione sia flagellata da mali sociali, politici, economici e culturali: l’annosa questione sanitaria balzata nuovamente agli onori della cronaca nazionale di recente, è “solo” l’ultima umiliazione subita da una Calabria cronicamente abbandonata a sé stessa. È chiaro che gli schieramenti politici attualmente in campo non sono in grado di fornire quelle risposte degne di una buona amministrazione e, in questo contesto, appare inutile elencare i disagi e le sofferenze dovute all’assenza di lavoro, alla fuga di cervelli, a una giustizia troppo lenta… cose che purtroppo conosciamo a memoria.

Nonostante tutto, in un indomito scatto di dignità finalizzato al superamento delle divisioni, anche (e non solo) politiche, che continuano ad avere l’unico scopo di dividere ulteriormente chi tenta di fare fronte comune contro lo sfacelo, alcune Associazioni e Movimenti hanno fondato Calabria Consapevole, progetto che unisce diverse provenienze nell’intento di individuare nuovi percorsi sociali, culturali ed etici, integrando o rifondando i modelli attuali, che finora hanno prodotto scarsi o pessimi risultati.

Le “entità” che hanno dato vita a questo approccio, a tratti rivoluzionario, considerato lo scenario politico calabrese, sono: SìAMO, Riconquista Sociale, VitAmbiente e VOX Italia, presenti già da tempo sul territorio regionale, a cui si sono aggiunte la APIT (Associazione Partite Iva Toscana) e il ComiCost (Comitato per le Libertà Costituzionali), impegnate nella tutela dei diritti del cittadino.

Il primo aspetto su cui Calabria Consapevole ha scelto di concentrarsi, nello specifico, è la condizione in cui versano le piccole e medie imprese, entrate in grave sofferenza (non si sa quanto reversibilmente) a colpi di DPCM e, più in generale, delle misure adottate dall’attuale governo per fronteggiare l’emergenza pandemica.

Nella complessità del quadro generale, e quindi alla ricerca urgente di soluzioni concrete, nei giorni scorsi è stata notificata una lettera ai 404 Sindaci degli altrettanti Comuni calabresi, ai quali si richiede un segno di vicinanza alle p.iva, consistente in un anno di esenzione su imposte e tasse di competenza del Comune, certi che una simile azione contribuirebbe ad allentare sensibilmente la pressione fiscale sugli imprenditori, molti dei quali nel frattempo sono andati ampiamente in bancarotta.

Se il fallimento delle imprese, oltre a generare nuove catene di disservizi per la collettività, significa un calo qualitativo delle realtà locali in cui queste cercano di operare, e se il collasso di intere economie ha ricadute nefaste persino su settori che fino ad oggi hanno risentito poco o nulla della crisi, è anche vero che è proprio in questi momenti che siamo chiamati ad unire le forze, avviare quel sano confronto per il raggiungimento e la tutela del bene comune. E il primo passo consiste proprio nel prendere coscienza della realtà in cui viviamo, riacquisire lucidità abbandonando gli approcci e le reazioni “di pancia”, così da individuare meglio e prima l’origine dei problemi, come delle soluzioni. Ecco perché “Calabria Consapevole”: un gruppo di persone di buona volontà, che conosce profondamente le sofferenze del territorio, e le vive sulla propria pelle, ora intende adoperarsi al meglio per alleviarle.

Calabria Consapevole

Le Associazioni costituenti