Lamezia, CasaPound contro l’olio Tunisino

Lamezia, 3 aprile – Si è svolto stamattina il flash mob organizzato dalla sezione lametina di CasaPound Italia a difesa dell’agricoltura italiana. I militanti del movimento che fa capo a Gianluca Iannone si sono recati presso la sede del vecchio comune di Lamezia Terme, su corso Numistrano, ed hanno ammainato la bandiera dell’Unione Europea. “L’obiettivo – afferma Massimiliano Cerminara coordinatore provinciale di CasaPound Lamezia – è quello di sottolineare la nostra contrarietà all’importazione dell’olio tunisino”.

“Lo scorso Gennaio – spiega Cerminara – la Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo ha approvato l’importazione senza dazi di 35mila tonnellate di olio di oliva proveniente dalla Tunisia. Si tratta di una decisione inaccettabile che ha avuto la complicità del PD che, ancora una volta, ha dimostrato di essere un nemico della Nazione. Questa scellerata presa di posizione da parte dell’Unione Europea, che dà il via libera all’importazione di sempre maggiori quantità di olio tunisino, rischia di danneggiare ulteriormente un settore già in crisi da tempo”.

“In molti – prosegue – hanno messo in evidenza la pericolosità di questa scelta. Da più fronti è stato spiegato come l’apertura delle frontiere possa mettere seriamente a rischio quasi un terzo dei quasi 5mila frantoi attualmente in funzione. Infatti, così facendo le importazioni dell’olio dalla Tunisia, che già nel corso del 2015 sono aumentate del 481%, ottengono un’ulteriore agevolazione con l’immissione a dazio zero di 35 mila tonnellate di olio. Inoltre, – incalza – queste vanno ad aggiungersi agli altri arrivi facilitati già previsti, ovvero 56.700 tonnellate, per un totale di 90 mila tonnellate di olio tunisino, un prodotto a basso costo, di scarsa qualità, che metterà definitivamente in ginocchio la nostra produzione”.

“Noi non possiamo restare fermi a guardare ed essere spettatori passivi della svendita della nostra Nazione e delle nostre eccellenze. L’azione di questa mattina – conclude Cerminara – rappresenta un segnale importante volto a rimarcare CasaPound non ci sta e che continueremo ad opporci all’adozione di regolamenti assurdi da parte della commissione europea”.