Lamezia – Sit – in del Blocco Studentesco al Monumeto ai caduti

Questa mattina in decine di città i militanti del nostro movimento hanno effettuato blitz e sit-in in luoghi simbolo che ricordano eventi e personaggi che hanno reso grande questa Nazione. Lo slogan riprende il nome dal nuovo punto del programma del Blocco Studentesco, che si pone come obbiettivo quello d’invertire la rotta rispetto alla tendenza sradicante del nostro tempo ‘facendo riscoprire quello spirito nazionale che ha infiammato i nostri padri nel Risorgimento’. Uno spirito che è ancora vivo e laddove sia assopito è nostro compito risvegliarlo, ridargli vigore. In un momento storico di crisi per l’Italia, il suo destino sembra sempre più intrecciato con quello di una gioventù che si trova di fronte alla scelta epocale di ‘risorgere o perire’, di fronte al dovere di risollevare i destini della Nazione.

Per questo motivo sono stati scelti luoghi simbolo, come il monumento ai caduti di Lamezia Terme, sito su Corso Numistrano. “Abbiamo voluto esporre uno striscione riportante il nostro nuovo slogan e colorare il tutto con le bandiere e fumogeni tricolore, com’è nel nostro stile- dichiara in una nota l’ espressione giovanile di CasaPound Lamezia – con lo scopo di annunciare ufficialmente l’inizio di un nuovo anno scolastico caratterizzato da tante battaglie volte a tutelare gli studenti”.

“In un sistema scolastico che non si occupa più di formare culturalmente le nuove generazioni – prosegue la nota – e in una società votata all’ individualismo, è fondamentale riscoprire lo spirito degli eroi del Risorgimento e della Grande Guerra per destare le coscienze sopite di molti giovani. Questa iniziativa è solamente l’inizio di una serie di campagne che porteremo avanti a difesa del mondo studentesco. Il Blocco Studentesco – conclude la nota -si batterà sempre per quei diritti che spesso vengono dati per scontato ma che non devono essere reclamati, bensì conquistati attraverso il sindacalismo studentesco, unica arma in grado di far fronte alle mancanze dell’ attuale sistema scolastico. Come 146 anni fa i migliori giovani andarono alla conquista di Roma, restituendole il suo ruolo naturale di guida e centro del popolo italiano, in Italia – conclude – ci siamo noi oggi che andiamo alla conquista del futuro con il loro stesso spirito”.