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L’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo ha incontro i rappresentanti di “Legambiente” sui problemi del settore

L’Assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo ha incontrato, nei giorni scorsi i rappresentanti di “Legambiente Calabria” per avviare un confronto tecnico sui principali punti della strategia regionale in materia. Nel corso dell’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – si è parlato dei Parchi, di  turismo, della salvaguardia delle coste e della battaglia contro le trivellazioni L’incontro, al quale hanno partecipato per “Legambiente” il presidente Francesco Falcone, il direttore Luigi Sabatini e Daniela Amatruda, improntato sulla cordialità e sull’impegno di reciproca collaborazione, è servito a porre le basi per formulare, in tempi brevi, una strategia vincente per tutelare l’immenso patrimonio ambientale della nostra regione. Parlando della raccolta differenziata, “Legambiente” ha sottolineato che l’unico sistema efficace è quello del “porta a porta” e l’assessore Rizzo, raccogliendo la proposta, ha chiesto che venisse meglio esplicitata nel documento finale. Per quanto riguarda le Aro (Aree di Raccolta Ottimali), “Legambiente” si è detta preoccupata per un sistema che ricalca quello commissariale e si augura che questa volta vada nella direzione della sostenibilità economica ed ambientale. L’Assessore ha assicurato che per i “Comuni ricicloni” vi sarà una specificità, nella carta dei servizi, affinché possano mantenere le premialità previste dai regolamenti regionali. “Legambiente”, in tema di gestione dell’organico ha evidenziato la necessità di realizzare impianti/macchine per i comuni sotto i diecimila ed i quindicimila abitanti sul compostaggio domestico e di comunità come strategia di gestione del rifiuto organico. Attraverso il “Compost Zero” è possibile abbattere i costi di trattamento dell’organico ed avere ricadute positive anche sulla Tari. Si tratta di un progetto, secondo “Legambiente, che vede già la sua applicazione anche in diversi piccoli comuni calabresi. In un territorio come la Calabria la cui orografia impone la nascita di impianti di prossimità che siano in grado di abbattere i costi dei trasporti a carico dei comuni,  tale iniziativa dovrebbe consentire ai comuni  stessi di gestire  in autonomia la pratica del compostaggio domestico o di comunità. “Tale osservazione – ha detto l’Assessore Rizzo – è stata già fattivamente messa in campo dalla Regione  attraverso l’autorizzazione  di impianti di compostaggio di prossimità che saranno in grado di servire anche  i comuni”. “Legambiente” ha, poi, posto l’accento sulla necessità di attivare convenzioni per aiutare i Comuni ad una corretta rimozione dell’amianto, anche in termini di sicurezza, attraverso accordi con società specializzate ed autorizzate al trasporto e allo smaltimento. Si è parlato, poi, della discarica “Battaglina” e, quindi, di depurazione. Si è discusso della bozza di proposta per l’istituzione di una cabina di regia per la tutela e la valorizzazione della “risorsa mare”, proposta da “Legambiente” ed arricchita dall’Assessorato, che possa affrontare ed aggredire la questione dell’inquinamento del mare e della depurazione. L’obiettivo è quello di coordinare ogni attività utile per la valorizzazione della risorsa mare, mediante la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la promozione dell’utilizzo sostenibile, la protezione dell’ambiente acquatico, la promozione dell’ecoturismo, il recupero e la valorizzazione del patrimonio delle aree naturali protette e delle aree di eccellenza naturalistica, la valorizzazione delle coste. A questo si aggiunge l’istituzione di un “Osservatorio permanente sullo stato di salute del mare”, composto da rappresentanti delle Associazioni di categoria e rappresentanti delle Associazioni ambientaliste “che dovrà servire  – ha detto il presidente di Legambiente Calabria Falcone –  ad avviare un’operazione di trasparenza al fine di ottenere i dati che i Comuni dovranno  fornire sugli impianti di depurazione poichè il cittadino ha il diritto di sapere quali impianti sono autorizzati allo scarico o meno”. Infine, si è discusso della qualità dell’acqua potabile dei Comuni. “Legambiente” ha chiesto che il monitoraggio, a carico dei Comuni, venga reso disponibile ai cittadini ed inviato, almeno una volta all’anno, a tutti gli utenti, magari, congiuntamente, alla bolletta del servizio idrico. In conclusione, si è concordato di organizzare nuovi incontri per approfondire i diversi aspetti che interessano il tema dei rifiuti e della depurazione. o.m.