L’inclusione scolastica e’ possibile

L’associazione ADDA, che ha festeggiato nello scorso marzo il quinto compleanno, ritiene opportuno tracciare un bilancio dell’attività svolta a sostegno dei ragazzi diversamente abili, esprimendo soddisfazione in primo luogo per l’accresciuta consapevolezza delle problematiche dell’inclusione che è dato riscontrare tra gli operatori scolastici, consapevolezza che è anche il frutto, lo diciamo senza falsa modestia, della tenacia con cui l’ADDA ha seguito i singoli casi che sono stati posti alla sua attenzione contribuendo, riteniamo in modo decisivo, al raggiungimento degli obiettivi sia formativi che relativi all’inclusione.

I successi più significativi riguardano Francesco Distilo e Francesca Crea, il cui diritto allo studio e all’inclusione è stato affermato e rivendicato con forza tutte le volte che ci si è trovati di fronte a negatività che non nascevano da difficoltà oggettive ma dall’insipienza di operatori scolastici che preferivano appiattirsi su logiche e formule pedagogiche obsolete che portano a considerare la disabilità un limite piuttosto che una risorsa.

Francesco e Francesca hanno raggiunto i loro obiettivi ma siamo a tutt’oggi alle prese con casi dalle problematiche più o meno simili che non trovano nelle istituzioni scolastiche adeguate soluzioni, non perché  esse non ci siano, ma perché non vengono ricercate con la forza e la determinazione che sarebbero auspicabili.

Assicuriamo i nostri associati e chi ci conosce che continueremo a fare di tutto per affermare e rivendicare un diritto (quello allo studio e all’inclusione) garantito dalla Costituzione e non suscettibile di compressione o limitazione per ragioni economiche. Le istituzioni scolastiche, nella stragrande maggioranza delle quali si tengono corsi di educazione alla legalità, abbiano chiaro il rango costituzionale del diritto allo studio e all’inclusione, non subordinabile a finalità economiche o organizzative di sorta. 

Vito Crea-Presidente

Domenico Distilo-Addetto Stampa

ASSOCIAZIONE ADDA