Nota stampa forum terzo settore

Nell’ultimo anno e mezzo si è detto e scritto tanto sulla necessità di salvare, riformare, restituire dignità alla sanità calabrese e reggina in particolare. Ricordiamo le giuste rivendicazioni e gli appelli alla partecipazione democratica al tempo della commissione prefettizia spesso sorda ai tentativi di dialogo, le assemblee in piazza, le manifestazioni a Montecitorio con fasce tricolori e telecamere accese. Nei giorni scorsi, però, la conferenza dei sindaci dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, per la seconda volta, non raggiunge il numero legale e non permette la discussione sul documento di programmazione delle politiche sanitarie dell’ASP. Un ulteriore schiaffo a cittadini e cittadine da parte di chi, per responsabilità istituzionale, rappresenta la massima autorità sanitaria territoriale, i sindaci appunto. Un esempio, purtroppo non unico, di superficialità, incuria, scarso senso di responsabilità istituzionale. In un paese civile tutto ciò sarebbe non solo “un atto deprecabile” ma, probabilmente, nella condizione in cui versa la sanità nei nostri territori, basterebbe per determinare le dimissioni degli assenti. Ma tant’è, la dignità sembra avere abbandonato da tempo le nostre latitudini. Come Forum Territoriali del Terzo Settore dell’area metropolitana ribadiamo con forza, al Commissario straordinario dell’ASP e al Sindaco Metropolitano, la disponibilità delle nostre organizzazioni, ai diversi livelli, a concorrere alla costruzione e promozione delle politiche pubbliche a tutela della salute, nello rispetto della sentenza della CC. 131/20 e del DL 72/21 sulla collaborazione tra Enti di Terzo Settore e Pubblica Amministrazione. È con questo spirito che, nella qualità di soggetti di rappresentanza degli ETS, chiediamo al Commissario dell’ASP un confronto sull’Atto Aziendale finalizzato a garantire quei processi democratici che consentano un’effettiva partecipazione della cittadinanza e dei corpi intermedi delle comunità.Reggio Calabria, 08/06/2021 I PortavoceStefano Caria, Pasquale Neri, Francesco Mollace