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Precariato, incontro Regione – NIdiL CGIL CALABRIA – FeLSA CISL CALABRIA – UILTemp CALABRIA

Segreterie Regionali della Calabria
Catanzaro / Lamezia T., 26 novembre 2022
COMUNICATO STAMPA
C’era aria di un cauto ottimismo al termine della riunione tenutasi mercoledì 23
novembre u.s. tra la Vice Presidente ed Assessore al Lavoro Princi, l’Assessore all’Agricoltura
Gallo e le delegazioni sindacali di CGIL e Nidil-Cgil, CISL e Felsa-Cisl, UIL e Uiltemp-Uil,
rappresentate al tavolo da Gigi Veraldi, Ivan Ferraro, Enzo Musolino e Luca Muzzopappa, per
discutere del superamento del precariato storico calabrese.
Sono circa un migliaio di lavoratori che ancora operano a sussidio in molti enti
calabresi, facenti parte delle leggi regionali 15, 31 e 40, con una grande presenza soprattutto
nelle zone montane, dalla Sila al Parco del Pollino, ed in minor numero in altri enti pubblici e
privati.
L’incontro richiesto dalle Organizzazioni Sindacali voleva affrontare le difficoltà se non
l’impossibilità per molti enti ospitanti di poter procedere alle contrattualizzazioni atteso che
la normativa vigente pongono limiti giuridici e finanziari all’assunzione del personale.
Il problema economico era stato affrontato dalle OO.SS. già nel primo incontro con il
Presidente Occhiuto e l’Assessore Princi nel dicembre del 2021 portando alla definizione di
una legge approvata dal Consiglio Regionale che finalmente storicizza le risorse, consentendo
agli enti di poter fare affidamento sul un contributo finanziario di circa 11.157 euro per ogni
lavoratore fino al pensionamento.
Acquisito questo risultato, gli stessi sindacati avevano incontrato gli amministratori dei
vari enti per capire quali spazi effettivi ci fossero nelle dotazioni organiche, ben sapendo che i
numeri sono un obbiettivo ostacolo.
I tre sindacati, da tempo, avevano immaginato la possibilità che un ente sub-regionale
quale Calabria Verde, a parità di mansioni ma con maggiori capacità assunzionali, potesse
dunque assorbire questi lavoratori, con l’ulteriore vantaggio di mantenere, attraverso il
meccanismo della previdenza di settore, quasi inalterati i livelli retributivi odierni.
Da qui l’importanza dell’incontro con i due Assessorati interessati del Lavoro e
dell’Agricoltura, ed aver avuto sia dalla Vice-Presidente Princi che dall’Assessore Gallo una
valutazione positiva della proposta e l’indirizzo politico ai rispettivi dipartimenti di
approfondire a stretto giro la fattibilità tecnica.
Azienda Calabria Verde ha già previsto, per i prossimi anni, un rafforzamento del
proprio organico e, accanto a quello già previsto, si potrebbe prevedere una modalità stralcio
per l’assorbimento dei lavoratori precari già formati che su base volontaria aderirebbero e
con risorse storicizzate che non peserebbero sulle economie di bilancio presenti e future
dell’Azienda e non sarebbe ostativo del futuro reclutamento preventivato dal fabbisogno
aziendale per fare fronte e migliorare le proprie attività.
Nel frattempo con la contrattualizzazione dei detti precari si avvierebbe un percorso
che da subito consentirebbe di assolvere gli importanti compiti di Calabria Verde in termini di
salvaguardia, cura del territorio e contro il dissesto idrogeologico.
Il superamento del precariato, nelle intenzioni dei due Assessori e delle
rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, qualificherebbe l’azione concertativa nel ridare
dignità a circa 1000 calabresi che da tempo chiedono stabilità e serenità lavorativa, economica
e sociale.