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Quelle strategie che si ripetono ..copioni già rappresentati…Matteo Salvini: un nemico a processo. Di Al.Tallarita

Gli iceberg si sciolgono e i mille pezzi vanno a finire nel mare …ricordatevi che il tempo è galantuomo! ..perché nonostante le manovre di Palazzo che si possono fare e le fila che si possano tirare.. i galantuomini restano tali. Faccio molta fatica a parlare del processo indetto nei confronti del Senatore Salvini. Perché stimo l’uomo, la sua umiltà e coerenza. Che chi è animato solo da odio e pochezza, non riesce assolutamente a vedere, o lo giudica senza sapere con chi ha a che fare. A livello umano mi sento particolarmente toccata da questa circostanza. Al di là della politica, aldilà dell’Italia, questa gara all’odio facile, non ha portato a nulla. Distrugge ma non costruisce. Eppure a chi deve lucrarci serve..Sui social chiunque uccide qualcun altro, a colpi di parole e giudizi. Ma il Ponzio Pilato di turno è sempre lì, a coprire il solito posto da procuratore. L’unica cosa che ci può proteggere era giustizia lenta lunga. Ma ahimè anche questa è fatta da uomini. E l’essere umano è un essere imperfetto. Una giustizia che a volte quella bilancia la nasconde. Sì perché sinceramente se si guarda all’elenco di tutti i ministri,senatori, onorevoli che sono stati inquisiti, indagati, in questi anni e l’ho fatto personalmente, rileggendo i tanti perché per cui fossero stati indagati, condannati o prosciolti, quello che succede con Matteo Salvini è un precedente assurdo e pericolosissimo. Perché un uomo viene giudicato non per le sue azioni personali, ma per le azioni maturate come Ministro in seno ad un Governo. Che ha agito coralmente, con una maggioranza nata da un’alleanza, il cui cambio di casacca è stato solo necessario per una sostituzione politica. E per tenere in caldo e serrate le poltrone in un governo bis, con una nuova alleanza, studiata a tavolino. E allora colpire un politico per motivi politici, quel colpirne uno per educarne cento..non solo lascia esterrefatti e increduli, ripeto, diventa un precedente aberrante. Perché per logica allora, ad essere indagati, devono essere tutti ministri, senatori appartenenti a quel Governo. Che quei decreti li hanno voluti, approvati e firmati. Essere accusato e giudicato come uomo, per sequestro di persona, mentre come uomo, si riveste un importante ruolo di Ministro dell’Interno, concesso dal voto del Popolo, è incommentabile. Impensabile. Mentre firmando, entro ribadisco un’azione corale, cerca di difendere i confini da un traffico di immigrazione fuori controllo. Cercando di responsabilizzare, anche le altre nazioni europee. Sorde e mute, davanti al nuovo mercato della schiavitù contemporanea. E che attraverso la sua azione governativa, riesce a contenere naufragi e morti, mentre oggi, dati alla mano, questi non si contano più …e il mercimonio umano continua. Con l’accordo del malaffare e di chi, su tutto questo, ci fa affari d’oro. Non è solo l’ideale politico che mi avvicina a questa critica serrata; è proprio l’idea che dentro a un tribunale venga giudicato un Ministro, che stava compiendo le sue funzioni, ma a pagare oggi è l’uomo.
Possibile che non si riesca ad intercedere sul fatto che sia l’uomo a veder violati i propri diritti in quanto tale?
Perché un Ministro, è un uomo che si veste del mandato datogli del Popolo.
Ma quando agisce da Ministro, sta agendo anche come uomo? No.
Perché l’uomo e il Ministro sono due entità separate, nella capacità d’azione.
L’uomo agirebbe da solo e probabilmente anche in modo differente, rispetto a come agisce il Ministro, che si sente vestito da un mandato popolare.
Dopo essere stato votato e cerca di portare con coerenza avanti ciò che aveva ‘promesso’ al proprio elettorato, prima di essere votato. Un mandato popolare, che gli ha dato un incarico: difendere i confini italiani. Da quella che è un’invasione vera e propria. Su cui si fanno gli accordi internazionali, per la quale bisogna fare gli pagare i ‘dittatori’ .Per la quale girano una mole di soldi incredibile, che arricchisce gente senza scrupoli. E tutto sulla pelle di poveri disgraziati. Merce umana. In un mondo in cui oramai l’uomo è diventato oggetto vero e proprio, non più strumento, che opera, agisce e ha volontà.
Facilitando così la venuta di malaffaristi, spacciatori, prostitute e chi gestisce questi inumani mercati.
Non è la libertà di emigrare, per cercare un futuro migliore, che si vuol contrastare, ma è questa vendita di ‘carne umana’ che alimenta il nuovo mercato della schiavitù, che nel mondo ha tanti porti, di ingresso e di uscita.
Eppure in Italia, come al solito, diventa uno strumento per giudicare un Politico e per ottenere nell’aula di tribunale, ciò che non si riesce ad ottenere dall’urna elettorale.
Quello che sta subendo Matteo Salvini è un martirio. E che il suo processo cominci proprio a ridosso delle campagne elettorali, lo mostrerà in tutto il suo sacrificio.State pur certi, che avrà i voti di un elettorato stanco e schifato.Ma si sa che il diavolo fa le pentole..
A Catania, per lo stesso reato, il l’Ex Ministro e Senatore viene assolto.
Electa una via, non datur recursus ad alteram? Ehm…No ..vi sbagliavate a crederlo e infatti..a Palermo viene rinviato a giudizio e si tratterà di un processo penale.
Ma perché accanto a lui, anziché come testimoni, non vengono citati anche coloro che facevano parte di quel governo?
È quello che ci aspetteremmo, se questa giustizia dovesse palesarsi bendata e con la sua vera imparzialità; e non si vestisse del più kitsch e becero giustizialismo.
Unico caso in Europa.
Ah dimenticavo,
-‘Caro Letta, Lei che veste la felpa (a proposito ma le felpe non erano quel feticcio criticato del ‘brutto’ Salvini?) dell’Open arms, con Oscar Camps, poi presente in aula al processo…. (😱) Ma cosa si vuol dimostrare?’-
Dove si vuole trascinare la divisione sociale e la deriva di odio?
…siete davvero così terribilmente certi che la sinistra non semini campagne inarrestabili di odio..Così facendo? Additandole maldestramente agli avversari che invece ottengono poi i voti?…. E facendo poi invece palesare il contrario da giornalai stipendiati a catena?
…Mentre gli altri vengono silenziati, i liberi pensatori, i veri giornalisti, quelli che non hanno paura di dire la verità, né dimostrare gli zombie, dietro le facce truccate tirate e sorridenti.
E allora lo si dica apertamente, che in Italia la democrazia non esiste!
Che tutto è valido pur di affossarla.
L’odio, la violenza, la degenerazione ideologica , la strumentalizzazione della giustizia e tutto per alimentare le fauci morbose e di cui non si intravedono stomaci, di un “Sistema” mostro mitologico a più teste.

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