Reggio, nota congiunta su elezioni all’Universita’ degli studi Mediterranea

L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria quando si tratta di norme che regolano le elezioni, che riguardino le rappresentanze studentesche, piuttosto che il Rettore o altro, mostra tutti i propri limiti politici e gestionali di un’Istituzione che ha assunto una deriva autoreferenziale e antidemocratica.

 

In che modo il Rettore Zimbone e gli Organi di Governo della Mediterranea tentano di risolvere/sanare il problema del mantenere una costante presenza delle rappresentanze studentesche elette in seno ai propri Organi Collegiali e di Governo?

 

Come il rettore e i propri delegati hanno messo mano ad una particolare norma capestro contenuta nel Regolamento per le elezioni delle rappresentanze studentesche adottato con Decreto Rettorale n. 82 del 14.04.2015 ovvero l’articolo 5 (Presentazione delle candidature), comma 5: “Le candidature devono essere raggruppate in liste in cui figuri un numero di candidati non superiore a quello da eleggere e non inferiore all’80%.”?

 

Proviamo a spiegare.

 

Considerato che ad ogni rinnovo di rappresentanza studentesca sono in lizza un totale di circa 165 seggi da assegnare, da quel vincolo del “non inferiore all’80%.” deriva che ogni lista è obbligata a presentare almeno 132 candidati, a pena di esclusione.

 

Con queste cifre, si intuisce perfettamente che sono pochissimi i gruppi studenteschi in grado di partecipare alla competizione elettorale. Ed infatti negli anni passati molto spesso si è registrata la presentazione di un’unica lista.

 

Una piccola via di aggiramento a tale limite era rappresentata dalla possibilità per lo studente di candidarsi in più Organi Collegiali quindi, per raggiungere le 132 candidature necessarie, in realtà bastava che si candidassero un centinaio di persone fisiche.

 

Ma anche questo non era sufficiente a garantire una sana competizione elettorale, tant’è che come già evidenziato, negli anni passati si è registrata spesso la presentazione di un’unica lista.

Quindi addio alle gloriose “liste di Facoltà” o addirittura di “Liste di Corso di Laurea”. Per partecipare alle elezioni occorrevano numeri davvero notevolissimi.

 

Tutto ciò comportava che, con un’unica lista in competizione, già in partenza solo l’85% circa dei seggi disponibili veniva coperto da candidatura e gli Organi Collegiali nascevano “zoppi”.

 

A ciò si aggiungeva la naturale depauperazione nel tempo della rappresentanza studentesca eletta a causa della perdita del diritto, ad esempio, per conseguimento del titolo, trasferimento, rinuncia agli studi, ecc., ecc. e non esistevano elenchi di scorrimento poiché la Lista elettorale non poteva presentare un numero di candidati superiore a quello da eleggere.

Sembra incredibile ma è tutto vero!

Quindi la Governance della Mediterranea come ha risolto questo annoso problema? Modificando il Regolamento elettorale, che è stato rivisto e adottato con il D.R. n. 99 del 22.04.2021.

Come è stato modificato?

 

In direzione esattamente opposta, stringendo ancora di più i requisiti per la partecipazione, ossia eliminando per lo studente la possibilità di candidarsi in più Organi.

 

Come rappresentanze sindacali e componente RSU non possiamo non evidenziare sia l’inadeguatezza di tutti quei soggetti, non appartenenti alla categoria del Personale tecnico amministrativo, che hanno gestito nel peggiore dei modi una materia così delicata, sia l’irresponsabile comportamento del Rettore, del Senato e del CdA che hanno avallato le richieste di modifica al Regolamento da parte del Consiglio degli Studenti.

 

Il Rettore Zimbone, che ricopre l’incarico di Presidente del CORUC – Comitato Regionale di coordinamento delle università calabresi, non offre una bella immagine della Mediterranea sia agli altri rettori e alle loro comunità universitarie, sia agli altri componenti dell’organismo.   

 

Ci saremmo aspettati un Regolamento per le Elezioni delle Rappresentanze Studentesche atto a favorire la massima partecipazione possibile degli studenti alle varie competizioni elettorali, invece ci troviamo di fronte ad un Regolamento che svela debolezza e pone seri dubbi sulla competenza e professionalità di chi lo ha modificato e sull’adeguatezza di chi lo ha approvato.

 

E così, anche questa volta, la Mediterranea non si smentisce.

 

Difatti alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche in seno agli Organi Collegiali e di Governo dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria per il biennio accademico 2021-2023, indette con D.R n. 111 del 13.05.2021, è stata presentata un’unica Lista di Candidati, come gli anni passati.

 

Le votazioni elezioni più inutili, più insulse, più vergognose, più antidemocratiche, probabilmente dell’intero panorama delle istituzioni universitarie pubbliche.

 

Reggio Calabria, 20 Giugno 2021

F.to      CISL FSUR                             Consolato Santacaterina

F.to      SNALS-CONFSAL                Teresa Angiuli  – Amelia Canale

F.to      FGU GILDA UNAMS           Domenico Favasuli Foti

F.to      USB-P.I.                                  Giuseppe Toscano

F.to      RSU di Ateneo                        Giuseppe Toscano