Non è nostro costume rispondere alla accuse formulate a mezzo stampa dal sindacalista dello Slai-Cobas
Nazzareno Piperno, ma stavolta la misura è colma, perché il contenuto del comunicato diffuso mercoledì 29
agli organi d’informazione travalica il limite delle legittime rivendicazioni da parte di un rappresentante
sindacale, sconfinando nell’esternazione di affermazioni infondate e offensive della reputazione aziendale,
oltre che irrispettose sul piano personale nei confronti del suo fondatore.
Lo fa nel momento in cui ipotizza, non si capisce sulla scorta di quali dati, un presunto utilizzo improprio dei
fondi destinati al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti da parte di una società come la Muraca Srl che,
invece, è in costante crescita grazie al suo modello di business solido, col quale ha conquistato la fiducia del
mercato, generando un numero sempre maggiore di posti di lavoro e che, soprattutto, riceve continue
richieste di assunzione da parte di operai desiderosi di unirsi al team.
Una società come la nostra, che reinveste gli utili nella crescita dei propri fattori produttivi per diventare
ancora più efficiente e competitiva, non può essere tacciata, come fa il signor Piperno, di non tenere nella
dovuta considerazione il diritto dei lavoratori a una puntuale retribuzione.
Peggio ancora, accusare il suo fondatore di aver acquistato un’automobile di lusso lasciando intendere, in
maniera subdola, che l’avrebbe fatto coi soldi sottratti al pagamento dei salari dei dipendenti, rappresenta
un’insinuazione infondata e anche meschina. Tanto da svilire il tenore stesso di una rivendicazione, facendola
scadere a mero pettegolezzo.
Il sindacalista Piperno, così facendo, mostra di non conoscere la realtà aziendale della società Muraca che
gestisce, tra l’altro, anche un’attività di noleggio autovetture. E nemmeno i fatti che riguardano da vicino i
meccanismi legati alla retribuzione dei lavoratori, specie quando afferma che sarebbero due le mensilità di
ritardo nei pagamenti dei dipendenti impegnati nel servizio di gestione integrata dei rifiuti nel comune di
Locri: i lavoratori hanno solo una mensilità arretrata, e il ritardo è ascrivibile alla mancanza di puntualità da
parte del Comune di Locri nel saldo delle fatture ricevute. Insomma, il signor Piperno preferisce gli attacchi
personali e privi di fondamento piuttosto che concentrarsi sulle problematiche reali e sulla condotta di chi
gestisce i soldi pubblici.
La diretta conseguenza della linea imposta dal signor Piperno è che numerosi lavoratori stanno ritirando la
delega sindacale allo Slai Cobas, dopo aver constatato che l’approccio di quest’ultimo, invece di essere teso
alla risoluzione dei problemi, sembra improntato a scadere in attacchi personali che, a loro volta, alimentano
conflitti inutili e improduttivi di effetti sul piano della rappresentatività degli interessi degli operai.
Resta inteso che ci riserviamo il diritto di tutelare la reputazione della Muraca Srl e del suo fondatore,
valutando il ricorso ad azioni legali nei confronti di chi persevera nella diffusione di false informazioni e a
perpetrare condotte lesive dell’altrui dignità
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