L’anno scolastico si è ormai concluso, ma per alcuni genitori dell’Istituto Comprensivo “Pascoli-Alvaro” di Siderno, le polemiche non sembrano volgere al termine. Diverse famiglie hanno, infatti, espresso delusione e rabbia nei confronti della dirigente scolastica, riportando una serie di episodi accaduti durante l’anno appena trascorso.
Un primo punto di criticità riguarda la nuova modalità di accesso alla segreteria scolastica, che dall’anno scolastico 2024-2025 avviene esclusivamente tramite appuntamento fissato via e-mail, come indicato in un cartello affisso all’ingresso. Una procedura che, secondo alcuni genitori, penalizzerebbe chi non dispone di un indirizzo di posta elettronica o ha difficoltà con la lingua italiana.
Un altro episodio riguarda una studentessa affetta da un grave problema di salute, per la quale è costretta a recarsi regolarmente a Catanzaro per controlli medici. Le assenze, giustificate da certificazioni sanitarie, non sarebbero state sufficienti ad evitare l’intervento degli assistenti sociali, inviati dalla dirigente per verificare la situazione familiare. Dopo l’accertamento, gli operatori hanno confermato che non sussistevano irregolarità. Nonostante le richieste di chiarimenti, i genitori lamentano di non aver ricevuto alcuna spiegazione dalla dirigente.
C’è poi il caso di una madre che, con il marito ricoverato in rianimazione a Reggio Calabria, aveva chiesto che i propri figli fossero prelevati da scuola da altri familiari. La dirigente, però, avrebbe richiesto la firma di entrambi i genitori per autorizzare il ritiro. Solo dopo molte insistenze e dopo aver spiegato che il marito era in fin di vita e quindi impossibilitato a firmare, la richiesta è stata accettata, ma prima anche questa famiglia si è vista arrivare a casa gli assistenti sociali, perché non erano state giustificate le assenze del figlio disabile. La mamma, tra l’altro, si è fatta rilasciare il certificato medico per giustificare le assenze e se l’ha visto ritornare indietro dicendo che lo voleva su carta intestata. Non era, infatti, sufficiente il timbro del medico in alto e giù la firma.
Al centro delle critiche anche l’organizzazione della recita di fine anno nel plesso di Donisi. Per motivi di sicurezza, la dirigente ha imposto un limite massimo di 30 persone presenti all’interno dell’edificio. I genitori, per ovviare al problema, avevano proposto di organizzare la recita all’aperto, ma la richiesta è stata respinta. Di conseguenza, alcuni bambini non hanno potuto partecipare alla recita e sono rimasti nelle loro classi.
Infine, una donna segnala il caso del proprio figlio, che frequenta la scuola primaria “Pascoli” affetto da scoliosi e munito di certificazione medica. La madre aveva chiesto che fosse un collaboratore scolastico a portare lo zaino del bambino in classe, situata al primo piano ma, ad oggi, la scuola non avrebbe fornito alcuna risposta alla richiesta.
Situazioni diverse, ma unite da un comune denominatore: la sensazione, da parte dei genitori, di non essere stati ascoltati o compresi da chi guida l’istituto.
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