Russo: “La vera emergenza sicurezza è legata all’oppressione dei clan”

Il segretario generale di Cisl Calabria ha partecipato alla manifestazione indetta da Libera e da Avviso pubblico in occasione della 24esima Giornata della memoria delle vittime delle mafie: “La legalità è precondizione per la crescita socio-economica di un territorio”

CATANZARO, 21 MARZO 2019 – “Ricordare il sacrificio di quanti hanno lottato contro l’oppressione mafiosa è un dovere civile prima che morale”. Lo afferma Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria che ha partecipato con una nutrita delegazione di rappresentati dell’organizzazione sindacale alla manifestazione organizzata a Catanzaro da Libero in collaborazione con Avviso pubblico in occasione della 24esima ‘Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’. “Abbiamo aderito a questa iniziativa – aggiunge – convinti come siamo che scendere in piazza per occasioni come queste non rappresenti una semplice parata ma un momento di condivisione di principi fondamentali per la democrazia e il riscatto sociale, economico e morale di aree come la Calabria in cui la presenza mafiosa costituisce un vero e proprio freno per lo sviluppo del territorio. Crediamo convintamente che la legalità sia la precondizione per la crescita armoniosa di un territorio”. “Senza il rispetto delle regole – afferma ancora Russo – che è base ideologica di cui si alimentano le mafie non si può esercitare alcuna sana attività produttiva con pesanti ripercussioni sul mercato del lavoro. Questo vale anche e soprattutto in comparti particolarmente sensibili come quelli che operano nel settore dei lavori pubblici. Settori che sono fondamentali per creare le basi per far uscire dall’area di marginalità in cui è sprofondata da tempo la nostra regione”.
Da qui l’appello del segretario generale della Cisl. “Occorre – conclude Russo – rafforzare tutti gli strumenti di contrasto alle mafie con il coinvolgimento attivo anche dei singoli cittadini e dei corpi intermedie della società. Ma soprattutto è necessario che le strategie politiche, a partire da quella espressa finora da questo governo, si concentrino sulla vera emergenza sicurezza che vive da troppo tempo il Paese e che è rappresentata dall’oppressione mafiosa che demolisce qualsiasi possibilità di riscatto di interi territori”.