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Sabato 12 Dicembre Flash Mob all’ospedale Giovanni XXIII di Gioia Tauro e Domenica 13 sit in davanti all’hospice di Melicucco

Continua sempre più estesa e massiccia la mobilitazione popolare, organizzata e guidata dal Coordinamento delle Associazioni “PROGETTO CITTÀ DELLA PIANA”, per protestare contro il completamento della smobilitazione della sanità nella Città della Piana, che ha provocato l’azzeramento dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie, e per proporre alle Istituzioni competenti l’immediata redazione di un razionale Piano sanitario del territorio.

Dopo i tre precedenti flash mob svoltisi nelle ultime settimane presso le strutture ospedaliere dismesse di Cittanova, Taurianova e Oppido Mamertina che hanno visto una partecipazione popolare al di sopra di ogni aspettativa e la presenza attiva in tutte le tre iniziative delle rispettive amministrazioni comunali con in testa i loro Sindaci, il Coordinamento ha infatti deciso ora di occuparsi della struttura ospedaliera di Gioia Tauro.

E’ stata prontamente coinvolta anzitutto l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Dr. Aldo Alessio che, in un una riunione chiesta dal Coordinamento delle Associazioni svoltasi alcuni giorni fa nell’aula consiliare, ha giudicato l’iniziativa opportuna e positiva, condividendola pienamente, dichiarando di sostenerla con determinazione e garantendo la propria partecipazione al flash mob.

Contemporaneamente, sia cura dell’Associazione che dell’Amministrazione comunale sono state coinvolte le Associazioni comunali di volontariato e la cittadinanza, ed il Coordinamento si è fatto inoltre carico di coinvolgere anche le organizzazioni sindacali generali e di settore nell’organizzazione e partecipazione dell’evento. 

Sabato 12 dicembre ore 10.00 si terrà pertanto a Gioia Tauro, davanti all’ospedale “Papa Giovanni XXIII”, il 4° flash mob organizzato dal Coordinamento delle Associazioni per contestare il maldestro tentativo di ridimensionare anche questo ospedale con il pretesto del Covid e poi magari abbandonarlo, espediente che purtroppo è stato più volte utilizzato in tutte le altre occasioni negli ultimi dieci anni per decretare la chiusura di tutti i presidi sanitari del territorio.

 Questo Coordinamento rifiuta pertanto non solo lo smantellamento di questa ulteriore struttura sanitaria ma rivendica, al contrario, l’erogazione di un congruo finanziamento per procedere, nell’ambito di un adeguato piano della riorganizzazione sanitaria regionale, alla sua immediata ristrutturazione e ammodernamento, per utilizzare tutti gli spazi, il personale e le attrezzature mediche esistenti e non utilizzate, il completamento della pianta organica mediante nuove assunzioni di personale sanitario e la fornitura di materiali ed attrezzate moderne.      

 E ciò non solo ai fini del contenimento del Covid, ma per tutto quanto riguarda l’avvio di una completa e soddisfacente medicina territoriale atta a garantire alla popolazione il fondamentale e costituzionale diritto alla salute, quanto meno pari a quello garantito ad altri territori del Centro e Nord Italia .

In presenza di infrastrutture sanitarie esistenti, e con pochi interventi pronte ad essere utilizzate, questo Coordinamento considera semplicemente uno scandalo che la popolazione debba assistere al loro smantellamento e doversi recare anche fuori regione per ricevere le cure più elementari!!!

Il Coordinamento delle Associazioni lancia pertanto un pressante appello alla popolazione, alle istituzioni regionali e del territorio, alle forze politiche e sindacali, per mobilitarsi a sconfiggere il disinteresse, l’incompetenza, gli interessi personali e di ristretti gruppi che hanno determinato la disintegrazione della sanità pubblica.

 Occorre battersi, uniti e determinati fino in fondo, in questa iniziativa di  protesta e di proposta, contro il tentativo di umiliare ulteriormente questo territorio e contro la  rassegnazione al fine di riattivare gli indispensabili servizi sanitari anche in questo ospedale e per garantire una civile medicina territoriale!!!

Cittanova 09 Dicembre 2020

  1. il Coordinamento

                                                                        Armando Foci