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Sanità, Sebi Romeo: Scura fa la morale, ma ha solo saputo aumentare il debito. Si dimetta prima della revoca.

cura abbia un sussulto di responsabilità istituzionale e, invece di dare pagelle ai ministeri ed a tutto ciò che lo circonda, dia corso immediatamente alla proposta di Dca definita dal dipartimento regionale Tutela della Salute e condivisa dai ministeri affiancanti. Sono ormai cinque mesi che il commissariato non riesce a portare a compimento un provvedimento assunzionale di cui la sanità calabrese ha urgente bisogno e, dunque, bene ha fatto il presidente Oliverio a prendersi in carico una iniziativa di emergenza per giungere, in tempi brevi, all’assunzione di personale nelle tante strutture ospedaliere sotto organico.
 
Massimo Scura continua a immaginarsi su un piedistallo, ignorando persino il fatto che, come giustamente deliberato dai ministeri affiancanti, è stata avviata la procedura di revoca nei suoi confronti per manifesta incapacità e irritualità nelle relazioni istituzionali; da rappresentante dello Stato quale è ci saremmo aspettati da lui comportamenti e toni più consoni al suo ruolo. 
 
Appare anomalo che, pur essendo il primo responsabile delle condizioni drammatiche che sta vivendo la sanità calabrese, si cimenti in valutazioni sugli anni che verranno in materia di risanamento economico, ma si distragga, lui, sui suoi poco brillanti risultati. Nel corso del 2016, infatti, suo unico e solo anno di governo della sanità calabrese, è riuscito a produrre un ulteriore buco di 35 milioni di euro rispetto al debito programmato. Perché i calabresi capiscano.
 
Lo scorso 4 luglio, in Commissione di vigilanza, inoltre, ha annunciato che a breve sarebbero stati approvati tre nuovi decreti, a distanza di dieci giorni riannuncia l’approvazione degli stessi decreti, di cui nel frattempo non si è vista traccia, ed aggiunge che lo farà al di là di quello che sarà il parere dei ministeri. Le sorti sanitarie dei calabresi devono necessariamente passare da atti legittimi e legittimati perché producano risultati duraturi, un uomo dello Stato dovrebbe insegnarcelo! 
 
Chiuso ormai nelle sue stanze, il commissario alla sanità combatte contro il resto del mondo una battaglia tutta sua che i cittadini stanno pagando a caro prezzo. Scura tolga quel paraocchi che ha indossato e si ricordi di essere un uomo delle istituzioni con il dovere, morale e professionale, di dare risposte ad un popolo martoriato. La smetta con questa guerra ai ministeri, alla regione ed al sub commissario e la smetta di rallentare l’opera di risanamento del debito sanitario calabrese, lasci il posto a chi, a proposito di merito, conosce i problemi sanitari regionali, si renda utile e si dimetta da solo, prima che la procedura di revoca ponga fine a questo calvario!