Situazione rifiuti in Calabria. L’emergenza non sia capro espiatorio per aumento Tari

“Strade completamente invase dai rifiuti, quartieri sopraffatti dalla puzza nauseabonda, cassonetti strabordanti e fatiscenti, raccolta differenziata a singhiozzo e male organizzatta. Questa è la fotografia della Calabria da Nord a Sud della Regione”. Ad affermarlo Michele Gigliotti dell’associazione dei consumatori ADICONSUM Calabria.

Fortunatamente sono presenti sul territorio calabrese Comuni e Comunità virtuose che si collocano tra i primi posti in italia per la raccolta differenziata e il relativo smaltimento. 

Poche luci e molte ombre! 

Nella maggior parte dei Comuni calabresi è solo utopia parlare di raccolta differenziata che superi il 50% (la provincia più virtuosa è Cosenza con il 47,08%; fanalino di coda la provincia di Crotone 21,36% dati al 2017). La Regione complessivamente è al 35,60%.

Il trend è crescente rispetto al passato ma non vorremmo che ci sia una brusca battuta d’arresto e a pagarne le spese siano i cittadini e le famiglie calabrese costretti, ancora una volta, a far fronte all’aumento delle tariffe TARI già molto più alte rispetto alle altre Regioni italiane.

Il pagamento della Tari, tassasui rifiuti, è legato all’effettivo espletamento del servizio di raccoltadella spazzatura.Pertanto se l’immondizia resta nei cassonetti o peggio ancora per strada, per ragioni diverse, il contribuente ha diritto ad una riduzione della TARI, se non ad una sua totaledecurtazione. A dirlo sono le sentenze delle Commissioni Tributarie. L’ultima in ordine di tempo è quella emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma che con la sentenza N. 6269/41/2018 ha dato ragione al privato cittadino  -che protestò per il fatto che il servizio di raccolta dell’immondizia nei pressi della sua abitazione fosse del tutto inidoneo e irregolare- riconoscendogli la decurtazione del 50% della TARI.

Se c’è un disservizio, il contribuente, dopo averlo accuratamente dimostrato e provato, ha diritto a uno sconto sulla TARI.

Come ADICONSUM chiediamo che venga al più presto ripristinato il normale svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti e che si faccia una programmazione, attualmente del tutto assente in Calabria, concreta per rendere il sistema della differenziata in linea con gli standard italiani e europei e contribuire così ad una riduzione della tassa sui rifiuti che non risulta essere corrispondente al servizio offerto. Per tali motivi –conclude Gigliotti- gli sportelli Adiconsum si stanno preparando con i loro Uffici Legali per assistere e tutelare cittadini che intendono intraprendere azioni contro i Comuni inadempienti.