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Sospensione per mancata vaccinazione Covid 19 e successiva riammissione in servizio. -Criticità-

Come previsto dalla normativa vigente i colleghi che sono stati sospesi dal servizio per non aver ottemperato a sottoporsi
alla vaccinazione obbligatoria, si sono visti sospendere lo stipendio per il mese di gennaio, e conseguentemente il portale NoiPA
non ha quindi emesso il relativo cedolino a loro favore.
Va però precisato che alcuni colleghi nel mese di gennaio sono stati riammessi in servizio, o perché vaccinati
successivamente o perché hanno contratto la malattia. In considerazione di ciò, tenuto conto di ciò che è previsto dalla
normativa, i colleghi di cui sopra aspettavano chiaramente di vedersi accreditato lo stipendio loro spettante, ovviamente
decurtato dai giorni di assenza, ma purtroppo così non è stato.
Per comprendere meglio il perimetro burocratico della questione, si premette che gli Uffici Amministrativi Contabili, a
seguito dell’emissione del decreto di sospensione, hanno provveduto ad inserire l’assenza dei colleghi dal giorno in cui sono stati
sospesi, sino alla data del 15.06.2022, che è la data prevista dal decreto legge come ultimo giorno di sospensione qualora il
dipendente non ottempera a quanto richiesto.
Quindi, stante l’attuale situazione, i colleghi riammessi in servizio nel mese di gennaio si troveranno senza stipendio pur
non essendo più sospesi, e se tutto ciò non bastasse potrebbero anche non vedersi accreditato lo stipendio di gennaio nemmeno
con la mensilità di febbraio, nel caso in cui la pratica degli sfortunati colleghi non venga elaborata dall’Ufficio Amministrativo
Contabile nei tempi dovuti.
Orbene, è evidente che siamo in presenza di un guazzabuglio burocratico le cui conseguenze negative stanno tutte
ricadendo sulle spalle dei colleghi, e francamente tutto ciò è inaccettabile, invero ci si sarebbe aspettato che l’Amministrazione in
questo periodo emergenziale, si fosse organizzata nel migliore dei modi per garantire lo stipendio nei tempi previsti, onde
evitare proprio quello che sta accedendo adesso.
Rifuggendo da qualsiasi atteggiamento strumentale, bisogna però in tutta sincerità ammettere che tale situazione era
alquanto prevedibile, di conseguenza si poteva tranquillamente pianificare un preciso intervento degli Uffici Amministrativi
Contabili per fare in modo di potere garantire lo stipendio ai colleghi riammessi in servizio, ma ciò che lascia ancor di più l’amaro
in bocca è il solito sistema dei due pesi e due misure, in quanto mentre da un lato l’Amministrazione è stata perfettamente ligia
nel far partire le procedure di sospensione nei confronti dei colleghi, di contro non è stata altrettanto ligia nel garantire loro lo
stipendio spettante.
In conclusione, vista l’evidente criticità venutasi a creare, auspichiamo un autorevole intervento di codesto Ufficio
Dipartimentale, al fine di ripristinare la regolarità dello stipendio a tutti i colleghi riammessi in servizio