Stupidorisiko. Una geografia di Guerra, lo spettacolo teatrale di Emergency a Polistena

Venerdì 24 gennaio, il monologo di Mario Spallino nell’ambito della rassegna dall’associazione Amici della Musica Manfroce

Teatro civile e impegno sociale e umanitario per una cultura di Pace, al centro del prossimo appuntamento proposto dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce.
Venerdì 24 gennaio alle ore 21:15, all’auditorium comunale di Polistena, l’attore livornese Mario Spallino, fondatore oltre che attore protagonista della compagnia teatrale di Emergency, porterà in scena il monologo in atto unico, scritto e diretto da Patrizia Pasqui, Stupidorisiko. Una geografia di Guerra, selezionato all’interno della XIV edizione di Tramedautore, Festival internazionale della nuova drammaturgia.
Il racconto, in questi giorni in tour nei teatri calabresi con spettacoli serali e matinée per le scuole, propone al pubblico un percorso a tappe che dal Primo conflitto mondiale, attraverso un secolo di guerre, arriva fino ai giorni nostri, segnati da innumerevoli sanguinosi conflitti in cui, come proprio Emergency documenta e testimonia, il 90% delle vittime sono civili innocenti, donne, bambini, uomini con la sola colpa di esistere in quel luogo e in quel momento.
L’evento rientra nella rassegna promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano e cofinanziata nell’ambito dall’avviso pubblico Eventi culturali 2018 della Regione Calabria, con il contributo del Mibact.

Uno spettacolo sorprendentemente ironico che si propone di sfidare gli stereotipi che riguardano anche la guerra, per suggerire una riflessione profonda sull’assurdità e la drammaticità dei conflitti, in ogni epoca, e sull’oblio e l’indifferenza che li genera, ne consente lo sviluppo e ne alimenta la carica devastante e distruttiva. Il monologo è scandito da episodi storicamente documentati e rappresentativi della guerra. Un filo cronologico lega gli eventi in cui ogni riferimento, a personaggi realmente esistiti o a fatti realmente accaduti, è da ritenersi assolutamente volontario.
Il racconto si intreccia con la storia di un marine toscano che, una volta in guerra, si trova davanti ad un’ovvietà che prima ignorava. “Mi sono arruolato perché pensavo che fare il soldato fosse un buon lavoro per costruirmi un futuro solido, per avere un’indipendenza economica, per girare il mondo, per difendere la Patria! Sono diventato un soldato e ho fatto la guerra. Necessaria? Giusta? Umanitaria? Io sono solo un soldato, non sono uno stratega, né un politico, ma ho visto che la guerra uccide. E che si può evitare”.
L’appuntamento a Polistena acquisisce un valore particolare per la presenza e il radicamento sul territorio, dal 2013, di un poliambulatorio di Emergency che offre servizi gratuiti di medicina di base e specialistica, educazione sanitaria e orientamento socio-sanitario a chi ne ha bisogno, in particolare ai braccianti agricoli che, impegnati nei campi di raccolta di agrumi della Piana, patiscono condizioni la vita e lavoro particolarmente dure e difficili. Il poliambulatorio è allestito in un palazzo confiscato alla ‘ndrangheta, oggi polo culturale contro le mafie, e rappresenta uno dei presidi che anche in Italia l’associazione allestisce per garantire il diritto alla salute in territori dove si registrano situazioni di particolare difficoltà di accesso alle cure essenziali.
Palmi, 23 gennaio 2020