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Super Green Pass, De Rose (CICAS): dal 15 Febbraio i lavoratori Over 50 sprovvisti saranno sospesi, gli Under 50 NO – Abominio Costituzionale

A lanciare l’allarme è Anna Maria De Rose Resp. Nazionale CICAS Finanza Agevolata Terzo Settore e Coordinatrice CICAS per la Provincia di Cosenza e Crotone

Mentre gli altri Stati europei e non, già da qualche settimana e mese, stanno eliminando le restrizioni inflitte a causa della Pandemia nonchè hanno previsto o già attuato l’eliminazione delGreen Pass, in Italia al contrario da gennaio si sono inaspriterestrizioni ed obblighi, e nel più totale silenzio, volutamente si sorvola sulla data del 15 Febbraio 2022 che sancisce definitivamente la cessazione del Diritto Costituzionale al Lavoro per i lavoratori over 50 non vaccinati o immunizzati dal Covid, sia per il settore pubblico che privato, i quali non potranno più recarsi al lavoro a causa della mancanza del Green Pass Rafforzato resosi necessario per accedervi dall’introduzione della vaccinazione obbligatoria per gli stessi. I lavoratori over 50 saranno sospesi dal lavoro senza retribuzione e sanzioni disciplinari seppur mantenendo il posto di lavoro. L’ultimo Decreto del 07 Gennaio 2022 sancisce infatti la più grande discriminazione tra i lavoratori di uno stesso settore basando ladisparità di fruizione del diritto costituzionale al lavoro,esclusivamente sull’età e sull’obbligo vaccinale con un turbinio di decreti ad oggi inaccettabili.

Infatti se consideriamo ad esempio 2 lavoratori non vaccinati colleghi nello stesso ufficio, quello UNDER 50 potrà recarsi al lavoro continuando ad esibire il Green Pass Base (che si ottiene con tampone rapido o molecolare) al contrario quello OVER 50,dovrà esibire il Green Pass Rafforzato (che si ottiene con vaccino o guarigione dal Covid) altrimenti verrà sospeso.

Guardando ai numeri di ieri 12 febbraio il numero totale dei positivi era di 1.695.614 quello dei ricoverati con sintomi era di 16.310 e quello dei soggetti in terapia intensiva era di 1.223(Fonte sole24ore Lab24) che su un totale della popolazione pari a 59.258.000 rappresentano le seguenti percentuali 2,86% di positivi, 0,027% di persone ricoverate, 0.002% di persone in terapia intensiva. Questi i numeri sui quali attualmente si basano restrizioni e Green Pass e questi i numeri sui quali a milioni di lavoratori da giorno 15 febbraio viene tolta ogni fonte di sostentamento economico per sé e per la propria famiglia, che si aggiungono a migliaia di lavoratori che hanno perso il lavoro per la chiusura delle aziende e delle proprie attività ed alle migliaia di liberi professionisti che ad oggi vedono il proprio lavoro ridotto e quasi azzerato dall’impoverimento del tessuto economico. La situazione è veramente paradossale e nemmeno l’autore più accreditato di thriller avrebbe saputo fare di meglio. La cosa più grave è che il tutto avviene tra il silenzio assordante dei media, che fanno passare la notizia senza enfasi o importanza, ma soprattutto tra il silenzio assordante dei sindacati dei lavoratori e della maggior parte dei sindacati datoriali, da sempre dichiaratisi favorevoli al super green pass sui luoghi di lavoro. Gli over 50 si aggiungono al lungo elenco dei lavoratori sospesi per i quali insiste l’obbligo vaccinale che sono il personale delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica,il personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia e di soccorso pubblico e da ancor più mesi per il personale sanitario e delle residenze sanitarie assistenziali. Non mi voglio soffermare sul Green Pass e sulla sua discutibile efficacia sul contrasto ai contagi, nonché sui danni economico sociali che senza ombra di dubbio l’introduzione nonché il rafforzamento dello stesso sta arrecando al nostro Paese, ma mi appello a tutte le forze di Governo, che già stanno pensando di attuare riaperture ed eliminare restrizioni attraverso una serie di emendamenti, , di uniformare attraverso un Decreto da farsi con urgenza, il trattamento tra tutti i lavoratori indipendentemente dall’obbligo vaccinale che resterà sanzionato se contravvenuto, e dalla categoria di appartenenza, introducendo sin da subito la possibilità di recarsi al lavoro con tampone antigenico o molecolare nell’attesa del susseguirsi degli eventi. Si darebbe l’opportunità a tutti di rientrare al lavoro di riavere medici, infermieri, insegnanti forze dell’ordine e altre categorie di lavoratori rafforzando servizi essenziali rimasti carenti a causa della sospensione di parte degli stessi. La CICAS chiede inoltre alla Politica, ai Gruppi Parlamentari, ai Partiti, al Governo di abolire il Green Pass uno strumento che seppure è stato creato per favorire ed aumentare le vaccinazioni nella Pandemia si è trasformato in materia di lavoro in un abnorme Contraddizione Costituzionale.

Sono certa che il buon senso sostenuto dai numeri prevarrà.

Anna Maria De Rose

Responsabile Nazionale CICAS – Finanza Agevolata Terzo Settore