Tribunali soppressi, proposta incardinata al Senato

REGGIO CALABRIA – Giovedì, 17 Febbraio 2022 – La proposta di legge regionale per la modifica del DLgs 155/2012 sulla nuova riorganizzazione dei tribunali ordinari, è stata incardinata al Senato all’interno della Commissione Giustizia. Se ne discuterà il prossimo 4 marzo. L’iter è stato avviato a seguito alla proposta di provvedimento amministrativo avanzata ai due rami del Parlamento dalla Regione Toscana, la prima ad aver avviato questo iter per riapertura dei tribunali soppressi, e fra qualche settimana potrebbe essere sostenuta anche dall’ulteriore proposta di legge che avanzerà il Consiglio regionale della Calabria.

È quanto fa sapere il Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, promotore e redattore della nuova proposta di Legge che impegna il Parlamento italiano sulla riapertura del Tribunale di Corigliano-Rossano e per il quale è stato avviato l’iter istituzionale per la successiva approvazione da parte degli organi assembleari regionali.

«Nelle settimane scorse – ricorda Graziano – su mia proposta è stato avviato il percorso procedurale istituzionale in seno al Consiglio regionale della Calabria per sostenere, attraverso una proposta di provvedimento amministrativo, la modifica del Decreto Legislativo 155/2012 sulla riorganizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a seguito del quale è stato soppresso, tra gli altri, anche il tribunale calabrese di Rossano (oggi Corigliano-Rossano). Questa stessa proposta, che nei mesi scorsi era già stata avviata dalla Regione Toscana per la nuova istituzione del tribunale di Empoli, oggi è stata incardinata dal Senato che il prossimo venerdì 4 marzo inizierà il suo iter di discussione in Commissione Giustizia».

«Ovviamente al Consiglio regionale della Calabria, così come è stato per quello della Toscana, spetta il compito doveroso di una proposta che poi dovrà essere perorata e sostenuta con forza all’interno del Parlamento e quindi al Governo. Si tratta, per quanto riguarda l’ente regionale, l’unico provvedimento concreto che si possa portare avanti per ottenere il risultato. E da rappresentante del territorio in seno all’assemblea regionale non mi sono tirato indietro. Certo, come in ogni vertenza civica serve concertazione, serve che tutti dalla loro postazione si impegnino a fare la loro parte: soprattutto adesso e soprattutto in una grande questione che interessa la più grande città della provincia di Cosenza e la terza della Calabria. La proposta avanzata in Consiglio regionale, così come lo fu per la fusione, non è solo di Giuseppe Graziano ma di tutta l’assemblea di Palazzo Campanella, alla quale chiederò un’approvazione unanime, e dell’intera platea istituzionale di questa città e della Sibaritide. Con un’azione congiunta e di forza credo si possa ancora arrivare ad ottenere il risultato di restituire a quest’area il diritto alla Giustizia che gli è stato malamente negato».

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