UIL trasporti Calabria su Sacal

Quanto emerso nelle ultime ore attorno al futuro di Sacal e degli aeroporti calabresi non ci lascia tranquilli e impone una riflessione attenta e approfondita.

Intanto, sgombriamo subito il campo da possibili tentennamenti e dichiamo che, in questo momento storico, per Sacal è necessario un aumento capitale: unico strumento utile a sostenere l’operatività delle società di gestione aeroportuale, tenuto conto degli effetti negativi che la pandemia da Covid-19 ha dispiegato sugli aeroporti nazionali e, a cascata, sull’intero sistema aeroportuale.

Siamo convinti che il Governo Draghi dovrebbe prestare la massima attenzione a quanto sta accadendo in Calabria e, senza indugio, mettere in atto delle politiche di sostegno a questo importante settore per la crescita economica e sociale dell’intero territorio calabrese.

Per il rilancio degli aeroporti calabresi, infatti, servono interventi molto più robusti e soprattutto provvedimento legislativi di tipo strutturale.

Solo per fare un esempio sarebbe auspicabile che il Consiglio dei ministri desse attuazione alla continuità territoriale, l’unico strumento in grado di far uscire il territorio calabrese dalla marginalità economica, sociale e territoriale in cui è stato relegato in questi anni di mancati investimenti.

Quello che sta accadendo, poi, è il frutto dell’ostracismo della società nei confronti delle Organizzazioni sindacali. In questi anni, infatti, non si è avuta mai la possibilità di avere riscontri sulla situazione finanziaria ed economica della società, sino ad oggi non c’è mai stata una gestione manageriale aperta a confronto con il sindacato.

Gli effetti di questa mala gestio sono palesi e si riflettono nell’incapacità di Sacal di rilanciare sistema aeroportuale calabrese.

Quanto sta accadendo ci impone delle riflessioni. Intanto ci dice, e questo lo ricorderemo martedì sera al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, delle necessità della presenza del sindacato nei comitati di sorveglianza, non solo di Sacal ma di tutte le società pubbliche partecipate dalla regione Calabria.

Poi, attendendo gli sviluppi della denuncia presentata da Enac alla Procura della Repubblica di Catanzaro, siamo convinti che sia necessario fare chiarezza su quanto accaduto aprendo il confronto con il sindacato.

Ancora, siamo convinti che gli aeroporti calabresi debbano essere gestiti da una maggioranza a partecipazione pubblica che veda nella Regione Calabria ed in almeno due delle tre città calabresi in cui insistono gli scali aeroportuali delle presenze imprescindibili.

E, infine, crediamo sia necessario aprire il confronto sul piano industriale di Sacal, perché vogliamo capire quale sia il cronoprogramma per la ripartenza degli aeroporti calabresi in termini di investimenti, di ricaduta sui territori e di occupazione.

 

Segreteria regionale

Uiltrasporti Calabria