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USB Federazione provinciale di Reggio Calabria, chiede chiarezza e trasparenza sull’Alloggio per studenti di Via Roma

L’emergenza pandemica ha rischiato di lasciar passare sottotraccia quello che potrebbe rappresentare un importante gesto di altruismo e magnanimità da parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria nei confronti dell’Università Mediterranea, che come Federazione USB riteniamo invece meriti l’attenzione dell’opinione pubblica.

Nel CdA della Mediterranea del 5 maggio scorso viene infatti approvata la sottoscrizione di un atto transattivo con la Città Metropolitana con cui si va a sanare un debito dovuto per l’utilizzo dell’immobile “Alloggio per studenti” sito in Via Roma. Nel febbraio del 2013 l’allora Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, e il Rettore della Mediterranea, Pasquale Catanoso, firmarono un accordo per la concessione a titolo oneroso della struttura che sarebbe dovuta diventare alloggio per studenti meritevoli. Il contratto prevedeva un canone annuo di 60 mila euro, mai versati dalla Mediterranea, nonostante negli anni alcuni dirigenti della ex Provincia abbiano richiesto questi pagamenti. Ma se Raffa definì allora quell’accordo come un momento storico, di storico forse ci sarebbe solo questo regalo, perché il debito non solo verrebbe sanato tutto con un pagamento di 120 mila euro – due sole annualità quindi al posto delle sette trascorse – ma, addirittura, il CdA nella stessa seduta, approva la sottoscrizione di una Convenzione con la Città Metropolitana di RC nella quale è prevista la concessione dell’immobile alla Mediterranea per ulteriori vent’anni a titolo gratuito.

Mentre assistiamo quasi quotidianamente ormai a scontri istituzionali per mancati pagamenti tra enti pubblici – basti pensare ai commissariamenti ad acta di alcune amministrazioni comunali per sanare i debiti con la Regione Calabria per la gestione dei rifiuti – questo eventuale gesto della Città Metropolitana ci pone alcuni interrogativi.

Non sappiamo se a sua volta la Città Metropolitana abbia già sottoscritto tale accordo, anche se ci appare strano una deliberazione di tale portata nel CdA senza aver già discusso i termini della questione con la controparte. E allora, perché questo possibile gesto di benevolenza nei confronti di un ente che, guarda caso, si dimentica di pagare solo il pubblico, ma si è ben preoccupato di pagare negli anni i proprietari privati delle altre strutture in uso. Semplice cortesia istituzionale?

Infatti non ci sono solo i canoni della “Residenza universitaria di merito” di Via Roma che la Mediterranea non ha inteso pagare in questi anni, ma anche la tassa sui rifiuti (non escludiamo ci siano altri tributi interessati) delle varie strutture dell’Università relativa agli anni dal 2012 al 2018, che ammonta ad oltre un milione di euro.  Di fatto, questi debiti rappresentano per l’Università un risparmio ma per le Casse Comunali un mancato introito. Alla faccia dei reggini!

Ed è pensando proprio a tutti gli sforzi che i reggini hanno fatto e continuano a fare in questi anni, gravati dal peso di un dissesto di fatto, vorremmo sapere dal Sindaco Falcomatà per quali ragioni dovrebbe scontare di circa 550.000 euro la TARI dovuta dall’ateneo guidato dal rettore Santo Marcello Zimbone (ex Direttore Generale quando Catanoso era rettore). Per la scrivente Federazione USB si tratterebbe di una scelta insostenibile considerando le enormi difficoltà in cui si trova il bilancio comunale.

Vorremmo sapere dal Sindaco Falcomatà perché la Città Metropolitana dovrebbe concedere 350.000 euro di sconto al rettore Zimbone dovuti per i canoni di locazione della residenza di via Roma.

È giusto che il Sindaco Falcomatà sappia che il Rettore Zimbone dell’Università di cui egli stesso è stato studente e il CdA della stessa, hanno deliberato l’approvazione del bilancio consuntivo 2018 a gennaio 2020, con ben oltre otto mesi di ritardo rispetto ai termini stabiliti, ben sapendo che il Collegio dei Revisori dei Conti (Presidente Avv. Antonio Ferrara, Dott. Vincenzo Barillà e Dott.ssa Francesca Romana Carbone) è scaduto il 24 ottobre 2019.

Il bilancio della Mediterranea, chiuso con un utile di oltre 2 milioni di euro, è il frutto avvelenato di una gestione che, da diversi anni, sacrifica soprattutto la componente studentesca e il personale tecnico amministrativo e bibliotecario dell’Università. Il “virtuosismo dei conti” è stato ottenuto sulla pelle degli studenti e del personale, risparmiando sui servizi agli studenti, sulla sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, sul personale precario – che da anni attende la stabilizzazione – sui fondi del salario accessorio del personale.

A questo punto è doveroso un chiarimento e come USB vogliamo vederci chiaro su queste vicende, sulle quali continueremo a vigilare per il bene della Città e dei Reggini che hanno il diritto di conoscere la verità.

 

Reggio Calabria, 14 giugno 2020

 

USB Reggio Calabria