Vibo Valentia, il Maggio dei libri parlanti

Anche quest’anno il Maggio dei Libri ha assunto un significato particolarmente intenso e profondo a Vibo Valentia poiché ha visto protagoniste, per il secondo anno consecutivo, le espressioni più belle e significative del panorama letterario, artistico, culturale del Vibonese in un contesto davvero mozzafiato.
Ad accogliere la manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, è stata, infatti, la Fattoria didattica e sociale “Junceum”, centro operativo dell’Associazione di Volontariato La Goccia, presieduta da Michele Napolitano.
Coordinatrice dell’evento l’Arch. Tiziana Decaria che è ben riuscita a costruire un percorso culturale ed artistico in un ambito tipicamente rurale come quello della fattoria. Un luogo che accoglie Persone con abilità diverse e disagiate cercando di offrire loro un’opportunità diversa ed alternativa sociale e lavorativa. Un lavoro lungo e complesso possibile grazie soprattutto ai tanti Volontari, Soci ed Operatori che questa realtà è riuscita a coinvolgere in questi anni.
È stato un tripudio di colori, forme, interpretazioni artistiche realizzate grazie alla presenza di nomi illustri del panorama grafico-pittorico vibonese. Sono stati presenti, infatti gli artisti Antonio La Gamba, Yuri Kuku, Antonella Di Renzo, Vera Console, Antonella Fortuna, Lilly Calello, Antonio Maio, Tonino Gaudioso, Mimmo Muratore, Alfredo Campagna protagonisti e interpreti, non solo dell’appuntamento dedicato ai libri e agli autori, ma anche della realizzazione delle opere che animeranno il Premio Shahrazad alla valorizzazione del femminile nel Mediterraneo, nell’edizione 2019.
L’UNESCO, già nel 1996, aveva ritenuto di importanza tale il tema della lettura e, con esso, quello dei libri e del diritto d’autore, da consacrare ad esso una giornata mondiale, il 23 aprile. Una giornata, quindi, in cui il mondo intero crea occasioni di letture e approfondimenti sui libri, sulla protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, sull’importanza che la lettura riveste nello sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini.
«Il libro e la lettura», si legge nel sito dell’Unesco, «rappresentano un mezzo di approfondimento e di conoscenza, sono strumento di informazione e di apprendimento culturale, entrambi oggi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione, del cambiamento e del diverso. La lettura, che consiste anche in un piacere ineguagliabile per gli appassionati, ci consente di entrare in mondi, vite e tempi diversi e ci dà la possibilità di avvicinarci a esperienze e realtà lontane dalla nostra, accrescendo così la nostra conoscenza e la consapevolezza di quanto il mondo che ci circonda sia poliedrico».
L’appello lanciato dall’UNESCO è stato pienamente colto, a Vibo Valentia, grazie ai laboratori di lettura proposti dalla scrittrice Teresa Averta, autrice di diversi scritti per l’infanzia, nonché di poesie in lingua vernacola. I numerosi bambini presenti alla manifestazione hanno avuto occasione di scoprire il gusto di leggere e la “scoperta” è tanto più importante in una regione quale è la Calabria in cui i dati statistici testimoniano una percentuale molto bassa di lettori con un dato ancor più sconfortante fra i giovani.
Il pomeriggio è stato reso ancor più prezioso ed emozionante dalla presenza del gruppo Sinafe Medieval, artisti specializzati nell’esecuzione di musiche medievali e rinascimentali, con al loro attivo un’importante esperienza didattico-educativa. La loro proposta musicale è stata, infatti, anche un’importante occasione di approccio della storia di Hipponion e Monteleone, attraverso letture musicate, balli di gruppo e giochi d’altri tempi.
Suggestiva ed emozionante anche il momento laboratoriale dedicato ai cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, leit motiv dell’edizione 2019 della Fattoria dei Libri Parlanti.
“La massima soddisfazione che penso di dover e poter esprimere in merito all’evento che ci ha visti coprotagonsiti, come Club UNESCO di Vibo valentia e associazione MedExperience è quella di essere stati interpreti autorevoli e al contempo ambasciatori di principi e ideali che l’UNESCO divulga a livello mondiale. Vibo Valentia c’è stata e ci sarà!” sostiene Maria Loscrì, presidente delle due associazioni presenti nell’organizzazione dell’evento.
Per Michele Napolitano, invece, < <....è stata un'esperienza ricca di emozioni e valori. La possibilità di accogliere - in campagna - una così importante manifestazione rappresenta una testimonianza concreta di quali opportunità si sviluppino in ambito di Agricoltura Sociale e quali reti locali possano costruirsi, un tempo impensabili. Un'agricoltura nuova e moderna proiettata alla realizzazione di servizi oltre che di beni tradizionali . Una Comunità che riscopre la natura, i paesaggi, l'ambiente, l'odore della terra. Soprattutto bambini che, semplicemente, passeggiano in campagna tra creazioni pittoriche e scultoree, suoni e parole, prodotti dell'orto ed animali della fattoria. Un'armonia unica ed inimitabile che aiuta i più piccoli a crescere certamente con valori diversi e noi grandi con una maggiore consapevolezza del "bene comune". E l'agricoltore - in questo - assume un ruolo di primaria importanza ed una funziona di protagonista anche di azioni socio-culturali >>