Angela Napoli, su dichiarazione Carmine Schiavone

 

Dice Carmine Schiavone: “Anche in Calabria era lo stesso: non è che li rifiutassero i soldi. Che poteva importargli, a loro, se la gente moriva o non moriva? L’essenziale era il business”. Ed ancora: “Tutti i clan, tutte le associazioni criminali erano interessate, perché si trattava di decine di miliardi all’anno nel libro mastro”. Ed ancora: “Stavamo bene con la Calabria…….., in particolare con qualche gruppo calabrese, quelli contrari ai De Stefano”. Ed ancora: “So che c’erano navi e che qualcuna è stata affondata nel Mediterraneo…….Ricordo che una volta si parlò di una nave che portava rifiuti speciali e tossici, scorte nucleari, che venne affondata sulle coste tra la Calabria e la Campania.

Le dichiarazioni di Carmine Schiavone risalgono al 1997 innanzi al Parlamento e mentre questo taceva, nella “Terra dei fuochi” si moriva e si continua a morire!

E in Calabria, dove dal racconto di Carmine Schiavone emerge che anche per la ‘ndrangheta il traffico dei rifiuti tossici rappresentava il business, continuano a tacere Parlamento e buona parte della Forze inquirenti!

Eppure anche in Calabria c’è stato un collaboratore di giustizia, Francesco Fonti (oggi defunto!), che fin dal 2005 aveva presentato un suo memoriale al riguardo, rimasto inspiegabilmente chiuso per ben quattro anni nei cassetti della Direzione Nazionale Antimafia!

Anche in Calabria l’ultima Commissione Parlamentare sui rifiuti tossici ha concluso i suoi lavori relazionando su nuovi ed utili elementi per riaprire le indagini sulla morte del capitano Natale De Grazia, l’ufficiale che indagava sui traffici illegali di scorie, pur tuttavia si rimane fermi!

In Calabria, Ministri, Governi nazionali e regionali, Amministratori locali, Arpacal, buona parte della Magistratura continuano a rassicurarci che non c’è nulla sotterrato nelle montagne dell’Aspromonte, nel tirreno cosentino, che non esistono discariche di rifiuti tossici capaci di inquinare le falde acquifere, che l’annosa mancata bonifica dell’ex Pertusola di Crotone è solo frutto di intoppi amministrativi ed economici e che non incide sullo stato di salute dei cittadini di quel territorio!

Silenzio, silenzio, silenzio! Nel mentre cresce ovunque in Calabria l’allarme per numerosi casi di patologie oncologiche e nel mentre la ‘ndrangheta continua a mantenere uno dei suoi business privilegiati nel traffico dei rifiuti ed in tutte le attività illecite ad esso connesse!