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Bando regionale per la raccolta differenziata. Il Sindaco Tripodi: “L’esclusione di Polistena è un atto di arroganza della Regione. Ricorreremo al Tar”

L’esclusione di Polistena dai finanziamenti per l’implementazione della raccolta differenziata in Calabria è un atto di grave arroganza dettato non da motivi tecnici ma da motivi esclusivamente politici.
La Regione Calabria ha deciso infatti di estromettere Polistena, sulla base della mancata adesione all’ATO, ambito territoriale ottimale, della cui contrarietà non abbiamo mai fatto mistero, anzi.
Inserire nel bando una clausola ricattatoria in tal senso, oltre ad essere moralmente ripugnante, è giuridicamente e tecnicamente errato, in quanto la mancata osservanza della norma prevede l’esercizio di poteri sostituitivi in ogni tempo e non già il blocco dei finanziamenti che vengono erogati ad ogni singolo comune per gestire i processi attuali di raccolta.
L’Amministrazione Comunale infatti, con scienza e coscienza, ribadisce di non voler aderire all’ATO, ambito territoriale ottimale, imposto in modo sbagliato dalla Regione, che significherebbe la privatizzazione totale del ciclo dei rifiuti. Siamo stati, siamo e saremo contrari a tale adesione, poiché essa costituirà un danno sicuro per i comuni che gestiscono il servizio internamente e per i lavoratori impegnati che dovrebbero trasmigrare dal pubblico al privato, oltre che si determinerà un’impennata della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini.
Il Comune di Polistena infatti gestisce il servizio di raccolta differenziata al proprio interno con dipendenti, strutture e mezzi di proprietà, riuscendo a mantenere basse le tariffe per gli utenti ed assicurare efficienza del servizio per tutta la popolazione.Con l’adesione all’ATO per come imposto dalla Regione, inoltre, le conseguenze sarebbero negative ed i debiti di altri territori saranno caricati sulla tariffazione unica di ambito, i cui costi ricadranno anche sulle comunità virtuose.
L’Amministrazione Comunale ha partecipato al bando regionale per la raccolta differenziata. producendo tempestivamente tutta la documentazione occorrente e richiesta, presentando un progetto per l’importo di 260.000 euro, destinati all’acquisto di materiale ed all’ammodernamento dell’isola ecologica.
L’unica vera motivazione dell’esclusione è dunque politica, un atto di inaudita arroganza che suona come una punizione nei confronti della comunità di Polistena, i cui amministratori tutelano davvero i cittadini e non rispondono ai comandi del Presidente Oliverio e del Partito Democratico, i quali dovrebbero sapere che la privatizzazione dei servizi collegati al ciclo dei rifiuti, inibirà qualunque processo di stabilizzazione nei comuni per centinaia di ex lavoratori LSU-LPU, impegnati in attività di raccolta differenziata presso gli enti.
Annunciamo sin d’ora, di proporre ricorso al Tar avverso l’esclusione ingiusta del nostro comune, qualora la Regione Calabria non si impegni da subito a riammettere in graduatoria, come giusto e legittimo, il comune di Polistena.

Polistena lì 30/12/2017

Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi