E’ stato presentato a Palmi il libro di Pina De felice ” La Ragazza Di Palmi”
Si è svolta a Palmi, presso la Sala degli Incontri del Centro Commerciale “Le Palme”, la presentazione del libro “La ragazza di Palmi” di Pina De Felice, Città del Sole Edizioni, organizzata dalla Fidapa Sezione Piana di Palmi, presieduta da Sissy Barone.
L’evento si è aperto con l’intervento della Presidente Barone, che dopo aver salutato il numeroso e qualificato pubblico presente; ha sottolineato l’impegno della Fidapa nell’ambito culturale, in particolare teso a valorizzare gli autori locali .
Infine la presidente Barone ha presentato l’autrice.
Pina De Felice è nata a Palmi dove ha frequentato il Liceo Classico.
Laureata in Scienze Biologiche, è stata docente di Scienze matematiche. Dal 1970 vive a Reggio Calabria, città che ama e che le ha dato la possibilità di relazioni positive sia in campo lavorativo che in quello culturale. È responsabile poesia dell’Associazione Anassilaos. Ha pubblicato sei libri di poesie, quattro in lingua: “Nei miei silenzi”, “All’ombra della luna”, “Voglia di poesia” con Città del Sole e recentemente Entrando dal mare per Falzea Editore e due in vernacolo palmese “Se Abbrisci” e “‘A Lumera”. Ha pubblicato in prosa, in dialetto reggino e con Città del Sole “I stori i ‘na riggitana”, racconti di vita della pittrice Nenè Arcidiaco Borrello.
Subito dopo, ha dialogato con l’autrice l’avvocata Marina Neri.
Dal dialogo è emerso che l’opera racchiude ventitrè racconti, intrisi di amore e dolcezza,ambientati a Palmi nell’immediato secondo dopoguerra.
Racconti dove la penna è stata il cuore dell’autrice, che con i tratti determinati di chi sa amare, ha dipinto con naturale vena poetica: luoghi, circostanze e persone in maniera sublime. Racconti che trasmettono emozioni, profumi, fragranze, sapori e speranze di un’epoca irripetibile, dove trasuda la “fame di vita” di una generazione che si affacciava al mondo dopo l’orrore di due guerre mondiali e dove non mancano le prime rivendicazioni femminili
Un’opera che non ha soluzione di continuità tra passato, presente e futuro, scritta nel periodo della Pandemia causata dal Covid 19.
Un passato che non è nostalgia ma testimonianza, e serve per vivere bene il presente e proiettarsi nel futuro.
L’autrice rende la sua amata Palmi un luogo sacro, ricordando con infinita dolcezza: la Marinella (luogo dell’anima) il nonno, i genitori, lo zio Gesuele, Fantino e la Melicuccà di Lorenzo Calogero, la sede dell’ Eca dove venivano accolti i poveri, la storia triste di Maruzza una ragazza abusa dal padre.
Presenti nell’opera anche due poesie dell’autrice, che costituiscono il fil rouge delle pagine.
Un volume di altissimo valore letterario da leggere, studiare e prendere come esempio per la vita.
L’evento è stato intervallato dalle letture di Paola De Salvo, ed è stato impreziosito dalle opere della pittrice Maria Teresa Borgese.
L’avvocata Neri ha concluso, ricordando una frase di Ernest Hemingway:
“Non ci vuole niente a scrivere. Tutto ciò che devi fare è sederti alla macchina da scrivere e sanguinare.”.
Tra gli interventi del pubblico : lo scrittore Natale Pace, il dott. Giovanni Barone, la prof.ssa Daniela Scuncia e la prof.ssa Rondanini.
Presente il sindaco di Melicuccà Vincenzo Oliverio.
Caterina Sorbara