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Ferrovie Taurensi e Nuovo Ospedale della Piana: un’opportunità per il territorio

Nella giornata di ieri è avvenuta presso gli uffici della Regione Calabria la consegna del progetto definitivo del nuovo Ospedale della Piana: una struttura che nascerà a Palmi e che rivoluzionerà il precario sistema sanitario pubblico del territorio della Piana di Gioia Tauro ed anche di parte della Locride. Noi di Associazione Ferrovie in Calabria accogliamo con favore questa importante notizia, poichè siamo convinti che i principali attori del benessere di una popolazione e di un territorio, siano un buon sistema di mobilità pubblica ed un’altrettanto completa ed affidabile assistenza sanitaria. Ed in molti casi le due tematiche si intrecciano, proprio come nel caso del nascente Ospedale della Piana. Forse in pochi avranno infatti notato, osservando i render del nuovo ospedale, che i binari a scartamento ridotto della ferrovia Gioia Tauro – Palmi, sospesa all’esercizio dal 2010, passando a pochi metri di distanza da dove sorgeranno i parcheggi del nosocomio: confrontando i render con un sopralluogo effettuato sul posto, abbiamo avuto l’effettiva conferma di ciò. La stessa stazione di Ferrovie della Calabria di Palmi, si trova a meno di un km di distanza dall’importante polo sanitario che, come anticipato, sarà frequentato da diverse migliaia di cittadini alla settimana. Potenzialmente, quindi, migliaia di automobili che potrebbero invece rimanere nei loro garage, se l’ospedale divenisse collegato bene e velocemente tramite una ferrovia già esistente, con ovvi benefici anche per i mezzi di soccorso che non si troverebbero a dover affrontare ingorghi stradali vari. Mai come oggi, quindi, la rivalutazione delle Ferrovie Taurensi iniziando proprio dalla Gioia Tauro – Palmi, riteniamo debba tornare attuale, anche alla luce della nascita del Comitato Pro – Taurensi con il quale condividere questa importante battaglia. Ricordiamo peraltro che relativamente alla linea Gioia Tauro – Palmi di 9 km erano stati avviati i lavori di riattivazione nel 2014, successivamente sospesi “misteriosamente” al termine della messa in sicurezza della frana di San Fantino. Di fatto, quindi, non esistono più ostacoli di dissesto idrogeologico tali da impedire una rapida riattivazione della circolazione ferroviaria. Ad oggi risulterebbe necessario solo il rinnovo dell’armamento, peraltro previsto ormai quasi cinque anni fa, la costruzione di una fermata a servizio del nascente ospedale, la pulizia ed il ripristino dell’agibilità della stazione di Palmi di Ferrovie della Calabria e, possibilmente, la costruzione del breve prolungamento dei binari dalla stazione di Palmi fino al vicino polo scolastico posto lato Seminara, previsto nel progetto datato 2014, e che darebbe un’ulteriore funzione alla linea ferroviaria, dedicata non solo a coloro che sono diretti all’ospedale, ma anche agli studenti ed ai pendolari. Senza ulteriormente dimenticare la finalità turistica, ed a tal proposito ricordiamo che la fermata intermedia di San Fantino posta circa a metà percorso tra Gioia Tauro e Palmi, si trova a poca distanza da un interessante sito archeologico di età romana. La stazione di Ferrovie della Calabria di Gioia Tauro, andrebbe una volta per tutte resa comunicante e totalmente integrata con quella di RFI, in modo da concepire il servizio da/per Palmi in perfetta continuità con quello Regionale ed a lunga percorrenza di Trenitalia, anche attraverso un’integrazione tariffaria. Il servizio ferroviario che immaginiamo sulla tratta è chiaramente in regime di spola, senza incroci lungo il percorso (le uniche due stazioni dotate di binari di ricovero/incrocio sono solo Gioia Tauro e Palmi), e quindi molto snella a livello di impianti di circolazione e sicurezza, e dai bassi di costi di esercizio. Il materiale rotabile utilizzabile nell’immediato potrebbero essere alcune automotrici M4.400 / M4.350 FIAT facenti parte del parco rotabili di Ferrovie della Calabria, ma in prospettiva risulterebbe sicuramente necessario l’acquisto di convogli moderni, maggiormente capienti e dai costi di manutenzione / consumi molto più bassi di automotrici degli anni ’80. Ma vogliamo spingerci oltre: nell’era in cui si concepiscono nuove linee tranviarie un po’ in tutta Italia, probabilmente anche nel caso della Gioia Tauro – Palmi, abbattendo ulteriormente i costi di esercizio, si potrebbe pensare ad una conversione della linea in tram-treno (come proposto dagli amici del Gruppo Fermodellistico Tropeano), mantenendo sempre lo scartamento di 950 mm ed “agganciando” l’acquisto dei convogli tranviari taurensi, a quello già previsto per la Metrotranvia di Cosenza.
Non siamo ad oggi in possesso di un’analisi costi/benefici dell’eventuale ripristino della linea ferroviaria in questione, ma è chiaro che già empiricamente, grazie anche alla spinta del nascente Ospedale della Piana, è facile immaginare un notevole flusso di viaggiatori, specie se consideriamo la difficile situazione della viabilità stradale del territorio, e la notevole distanza della stazione di Palmi FS dal centro abitato e dal futuro ospedale. E risulta chiaro anche che, se la risposta dell’utenza in caso di ripristino della Gioia Tauro – Palmi fosse positiva come immaginiamo, la riattivazione della Gioia Tauro – Cinquefrondi verrebbe da sè: sottoporremo queste nostre proposte all’attenzione del Ministero dei Trasporti (peraltro abbiamo già consegnato al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli un dossier dedicato alle Taurensi), e soprattutto della Regione Calabria, in questi ultimi quattro anni dimostratasi sensibile alle tematiche di rilancio del trasporto su rotaia nel nostro territorio, come forse mai prima d’ora.

Roberto Galati