L’amministrazione comunale di Gioia Tauro, guidata dal sindaco avvocato Simona Scarcella, ha approvato oggi in consiglio comunale, all’unanimità, la delibera con la quale è stata decisa la consacrazione della città al Cuore Immacolato di Maria.
Con grande commozione il sindaco, che ha promosso l’iniziativa, racconta le ragioni più profonde di questo gesto ” Nell’ anno giubilare, e tenuto conto della grandissima Fede Mariana della nostra comunità, ho sempre immaginato che potessimo onorarci del titolo di città Mariana. Oggi questo desiderio trova realizzazione con grande gioia dell’intera comunità religiosa che si prepara con trepidazione a vivere questo momento di unione e di fede, sotto il manto Celeste della Santissima Madre di Dio”.
Approvati all’unanimità anche l’adesione al Comitato Bovalino Bagnara e l’approvazione del protocollo con l’associazione città della Piana.
Grande risalto è stato dato del sindaco alla ratifica della deliberazione della Corte dei Conti numero 8 del 24 febbraio 2025.
È il primo cittadino ad evidenziare il risultanze dell’istruttoria condotta dei giudici contabili ” La corte dei Conti ha censurato l’attività contabile, finanziaria e amministrativa condotta dalla precedente amministrazione negli anni 2022 e 2023. Al contrario ha evidenziato che l’amministrazione Scarcella ha finalmente adottato le misure e i correttivi che erano stati richiesti. Espressamente invita questa amministrazione a proseguire questo cammino virtuoso e questo per noi è motivo di soddisfazione estrema perché certifica che in soli otto mesi abbiamo dato un segnale di cambiamento e di svolta nella gestione finanziaria di un ente, che abbiamo trovato nel disastro più assoluto.”
Sempre nell’ottica di risanamento delle casse dell’ente l’amministrazione ha approvato il regolamento per le affrancazioni delle enfiteusi e dei canoni demaniali di natura enfiteutica. Il primo regolamento della Calabria ad aver effettuato una ricostruzione storica delle proprietà di tutto il territorio di Gioia Tauro risalente al 1800. Un lavoro certosino che ha consentito di ricostruire con dovizia di particolari e soprattutto con una documentazione probatoria importantissima la storia di tutte le aree cittadine. Da ora tutti i titolari di un diritto di enfiteusi potranno ricorrere all’istituto dell’affrancazione nel rispetto assoluto della normativa vigente.