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GIUDICE DI PACE DI CINQUEFRONDI: “Conia sbaglia ad attaccare gli altri Sindaci”

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale come riportato da alcuni organi di stampa, il Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia non esitava a scaricare sui sindaci del comprensorio la responsabilità di un’eventuale chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Cinquefrondi. Respingiamo al mittente tale convincimento che è inaccettabile oltre ad essere destituito di ogni fondamento.

L’Amministrazione Comunale di Polistena che ha sottoscritto la convenzione per la gestione associata dell’ufficio del giudice di pace, ribadisce l’importanza strategica della sua funzione territoriale, e sinora ha sempre manifestato la volontà di aiutare il comune di Cinquefrondi in questa battaglia, adottando delibere in tal senso per evitare lo smantellamento dell’ufficio. Tuttavia vi è un’oggettiva difficoltà a riempire gli organici con personale in dotazione di altri comuni, che come nel caso di Polistena, pur avendo esperito gli avvisi di mobilità per i propri dipendenti, non intende traslocarsi presso altre sedi di lavoro. Ciò nonostante l’articolo 10 della convenzione parla chiaro e consente ai comuni di poter partecipare alla gestione dell’ufficio del giudice di pace non per forza con proprio personale, ma alternativamente con un contributo alle spese quantificato per il comune di Polistena in Euro 4.000 annui. A tal proposito l’articolo 6 della convenzione inoltre stabilisce che il comune capofila, cioè il comune di Cinquefrondi, oltre alla concessione e manutenzione dei locali, anticipi in ogni caso le risorse umane e finanziarie a copertura dei costi per assicurare il funzionamento dell’ufficio, che verranno rimborsate a consuntivo dagli altri comuni. Sinora, tra le tante inadempienze, ci risulta che non sia stato approvato dalla Conferenza dei Sindaci, né il bilancio preventivo annuale, nè alcun consuntivo come stabilito dallo stesso articolo. Non ci risulta inoltre che la Conferenza dei Sindaci, unico organo sovrano per la gestione associata dell’ufficio del giudice di Pace, ancorchè presieduta dal Sindaco di Cinquefrondi, sia stata convocata per approvare bilanci o per ridefinire insieme nuove strategie in caso di perduranti difficoltà.

Ci sembra inutile, inopportuna e fuorviante la convocazione di un Consiglio Comunale aperto a Cinquefrondi stabilito per il 7 aprile per discutere sull’argomento, probabilmente strumentale per rendere conto del proprio operato ad altri, ma non ai Sindaci del territorio che sottoscrivendo la convenzione hanno già assunto impegni precisi. Non è in discussione la volontà di mantenere l’ufficio del giudice di Pace a Cinquefrondi, ma solo aspetti organizzativi che debbono essere chiariti all’interno dell’unico organo legittimato a riunirsi e a farlo, ovvero la conferenza dei sindaci e non il consiglio comunale di Cinquefrondi.

L’Amministrazione Comunale di Polistena, ribadendo la propria disponibilità a mantenere gli impegni anche di natura finanziaria da subito, esorta il Sindaco di Cinquefrondi a relazionarsi in modo corretto con i comuni del comprensorio nel rispetto di quanto sottoscritto in convenzione, piuttosto chiarendo a se stesso se il Comune di Cinquefrondi ha forse cambiato opinione sul destino dell’ufficio in questione.

Sarebbe invece utile ed opportuno, viste le notizie che circolano a proposito di una prossima chiusura del Tribunale di Palmi, e dopo l’esito fallimentare della battaglia sul mantenimento della sede staccata dello stesso a Cinquefrondi, serrare le fila, protestare subito ed individuare chiaramente i veri responsabili di questo scempio che da anni, in nome di tagli alla spesa pubblica, vede gli ultimi governi nazionali impegnati a cancellare servizi importanti per il popolo a partire dagli organi di giustizia, per finire alle scuole ed agli ospedali pubblici.

 

Polistena lì 03/04/2016

Per l’Amministrazione Comunale

IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi