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IL GRUPPO “AMICI ANIMALI TAURIANOVA” SEMPRE PIÙ IMPEGNATO NEGLI OBBLIGHI ANIMALISTI.

e con i rappresentanti di molte altre associazioni e gruppi animalisti calabresi, rafforzano la già radicata convinzione a portare avanti il difficile compito di sconvolgere il difficile rapporto che esiste tra buona parte della popolazione calabrese e gli animali. Marco Vicari, uno dei responsabili di Amici Animali Taurianova, impegnato soprattutto nelle azioni di recupero di cani e gatti abbandonati e incidentati, dichiara “E’ un onore poter rappresentare all’interno del Progetto Etico mafiaNO, la ottimista e speranzosa minoranza animalista della nostre Regione. Già l’estate scorsa abbiamo ottenuto incoraggianti risultati sia con la nostra colletta alimentare, sia con la partecipazione numerosa alla recuperata tradizione della benedizione degli animali, sia con la campagna di sterilizzazione che abbiamo potuto prevedere e, oggi, attuare, grazie all’aiuto degli amici della “Birreria 34″, a cui si stanno aggiungendo importanti presenze con cui andremo a definire nei prossimi giorni i dettagli degli accordi.” Laura Perrone, che sta curando il progetto di sensibilizzazione da presentare alle scuole, è oltremodo felice per la rapida soluzione della disavventura di un cucciolo investito “gli agenti della Polizia municipale, il veterinario di. Ferraro e il rappresentante del canile privato Happy Dog sono intervenuti con tempestività in seguito alla nostra segnalazione. Il cagnolino è stato curato in loco e trasferito al canile, che pur non aveva obblighi legali. Questo è quello che Amici Animali Taurianova si propone: comunione di intenti e rapida solidarietà”. Nino Spirlì, ideatore del progetto etico mafiaNO, scrittore e opinionista de Il Giornale, dichiara “La Piana cambia volto: all’impegno animalista già presente, si affianca, un nuovo progetto che punta non solo all’intervento specifico sui singoli casi, ma ad una organizzazione generale dello spirito animalista di un popolo che lo ha dimenticato. Non molto tempo fa, nelle case dei contadini trovavano posto, come parenti cari, asini, maiali e galline. Il cane era fedele compagno e ai gatti spettava il ruolo, rispettato ed onorato, di cacciatore di topi. Tutti insieme erano famiglia. Oggi, probabilmente a causa di uno sconsiderato arricchimento, i primi a patirne sono stati gli animali, considerati inutili se non ridotti a pietanza.”